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"Gli aretini possono andare a Ibiza per Pasqua, ma non a fare un picnic in Pratomagno. Un'assurdità"

Ci si può spostare per raggiungere gli aeroporti, avendo in tasca il biglietto del volo e un test Covid negativo. Confcommercio spiega: "Sì al turismo all'estero, per un'interpretazione di più documenti. Nonostante l'intero Paese sia in zona rossa. Manca rispetto per chi lavora"

Sì alle vacanze di Pasqua all'estero, mentre l'intero Paese si trova in zona rossa. Il paradosso italiano dei prossimi giorni fa infuriare le categorie economiche, non tanto per la possibilità che viene data a chi vorrà muoversi, quanto per l'incertezza che ormai regna da tempo su chi di turismo vive.

"E' una presa in giro: si potrà prendere un volo e andare dall'altra parte del mondo, ma non andare a fare un picnic alla Croce del Pratomagno. Niente cinema, niente musei, niente ristoranti. Lavoratori del terzo settore senza una chiara prospettiva da un anno, ma il turismo all'estero è possibile. E' arrivata nelle ultime ore un'ordinanza del miniserto Speranza che impone, oltre a coloro che rientrano da paesi extra Ue, anche a chi viaggia in Europa una quarantena di 5 giorni al rientro. Ma sembra una pezza improvvisata, peggiore del buco, che aumenta soltanto il caos", dice Catiuscia Fei vice-presidente di Confcommercio Arezzo.

L'interpretazione sulla possibilità di turismo all'estero arriva da un incrocio di direttive: il Dpcm del 2 marzo, un'ordinanza del Ministro della Sanità, una del ministero degli Interni e le indicazioni del sito del Minisero degli Esteri "Viaggiare Sicuri", in cui è possibile compilare un questionario, in cui - tra le motivazioni ammesse per gli spostamenti - c'è proprio il turismo.

Lo spiega Laura Lodone, responsasabile Turismo Ascom Arezzo. "Si può andare tranquillamente in area Schengen, anche se ovviamente alcune zone sono in lockdown. Non solo, ci sono altre parti del mondo in cui ci si può recare. Il raggiungimento degli aeroporti per gli italiani che vogliono muoversi è garantito. E ci si può imbarcare. Gli aretini possono andare a Ibiza se hanno prenotato i biglietti aerei e hanno un test negativo (fatto nelle 48 ore precedenti) in tasca, oppure se sono vaccinati; tuttavia - e questo è assurdo - pur avendo fatto il tampone che certifica la loro negatività non possono spostarsi altrove in Toscana, se non una volta al giorno per trovare parenti o amici. Non possono andare al ristorante in centro, ad esempio. Perché, se sono ufficialmente negativo, non posso sedermi a tavola, ma posso entrare in aereo?".

E aggiunge: "L'ordinanza di Speranza che impone l'obbligo di quarantena di 5 giorni al termine della vacanza e un altro tampone al rientro dalla vacanza è offensiva, perché fatta all'ultimo momento. Non si sa dove si stia andando a parare. E da qui scatta l'indignazione. Il settore turismo vale il 12% del Pil, dice Draghi, ma si continuano a fare norme raffazzonate. Non c'è rispetto per gli imprenditori. Non so se la norma sulle vacanze all'estero sia giusta o sbagliata, ma è evidente che non si pensa agli effetti sulla vita delle persone, quando si legifera, e questo è insultante. I ristori sono ridicoli e non c'è una prospettiva. Negli alberghi di Arezzo, ci sono già le prenotazioni per luglio e agosto: cosa bisogna fare? Perché qui non si ha un'idea", conclude Lodone.

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