rotate-mobile
Economia

Ubi: l'autorità garante condivide le preoccupazioni sull'integrazione con Intesa Sanpaolo

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha imposto a Intesa Sanpaolo di cedere entro un termine prestabilito oltre 500 sportelli

Ubi Banca Spa ha appreso con favore la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) in merito all’offerta pubblica di scambio promossa da Intesa Sanpaolo sulla totalità delle azioni emesse da Ubi Banca.

L’Autorità ha infatti condiviso le preoccupazioni rappresentate da Ubi Banca nel corso del procedimento secondo cui l’integrazione tra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca creerebbe una posizione dominante incompatibile con la disciplina antitrust in numerosi mercati bancari e assicurativi. Inoltre, nel caso in cui l’OPS non raggiungesse la soglia di adesione del 66,67%, ISP non potrebbe garantire con certezza la dismissione degli sportelli di proprietà di Ubi Banca.

Per queste ragioni, nell’autorizzare l’operazione, l’Autorità ha imposto a ISP alcune misure di carattere strutturale per risolvere le preoccupazioni emerse nel corso del procedimento antitrust. In particolare, l’AGCM ha imposto a Intesa di cedere entro un termine prestabilito oltre 500 sportelli e – diversamente da quanto proposto dalla stessa banca – ha espressamente precisato che, nel caso in cui non riesca a dismettere sportelli di proprietà di UBI Banca, Intesa Sanpaolo sarà obbligata a cedere sportelli di sua proprietà idonei a produrre nei mercati interessati effetti almeno equivalenti a quelli derivanti dalla cessione di sportelli Ubi Banca, così da preservare il dispiegarsi delle dinamiche concorrenziali a seguito dell’operazione di concentrazione.

Come evidenziato dal Consiglio di Amministrazione di Ubi Banca nel comunicato ex art. 103, commi 3 e 3-bis, del D.Lgs. 58/1998 pubblicato il 3 luglio 2020 (il “Comunicato dell’Emittente”)1, e affermato dalla stessa Intesa Sanpaolo nel documento di registrazione pubblicato il 26 giugno 20202, gli obiettivi strategici dell’operazione annunciati da ISP non riflettono in alcun modo i possibili impatti connessi a misure alternative alla cessione degli sportelli di Ubi Banca.

In coerenza con quanto già indicato nel Comunicato dell’Emittente3, si rileva al riguardo che, qualora Intesa Sanpaolo dovesse essere obbligata a cedere filiali di sua proprietà in luogo degli sportelli di Ubi Banca oggetto dell’“Accordo BPER” e degli “Impegni ISP”, la realizzazione dei suddetti obiettivi strategici dell’operazione e, per essi, dei target reddituali “promessi” da Intesa Sanpaolo potrebbe risultarne pregiudicata.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ubi: l'autorità garante condivide le preoccupazioni sull'integrazione con Intesa Sanpaolo

ArezzoNotizie è in caricamento