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Ubi, accordo con i sindacati: "Circa 400 esuberi". 79 ex dipendenti di Banca Etruria verso il prepensionamento volontario

Un accordo quadro di fondamentale importanza. E' stato firmato ieri da UBI Banca con tutte le rappresentanze sindacali e va a completare il percorso di aggiornamento dei piano industriale avviato lo scorso 15 giugno. Le novità arrivano sul piano...

Un accordo quadro di fondamentale importanza. E' stato firmato ieri da UBI Banca con tutte le rappresentanze sindacali e va a completare il percorso di aggiornamento dei piano industriale avviato lo scorso 15 giugno. Le novità arrivano sul piano dei posti di lavoro: è stato infatti sancita l’attivazione di un piano di esodo anticipato e incentivato, "che consente - si legge in una nota di Ubi Banca - in questa prima fase a circa 400 risorse complessive nel Gruppo, che maturano i relativi requisiti previdenziali entro il 31.12.2024, l’accesso volontario al trattamento pensionistico ovvero alle prestazioni del Fondo di Solidarietà di Settore. L’uscita di tali risorse è prevista già a partire dal mese di gennaio 2018. I costi di tutti gli esodi comporteranno ulteriori oneri nel conto economico dell’esercizio pari a circa 50 milioni lordi che saranno contabilizzati nei risultati nel quarto trimestre del 2017 a seguito degli accordi raggiunti".

Ma cosa succederà ai dipendenti di ex Banca Etruria? Si tratta di 79 persone sulle 398 totali e per tutti scatterebbero i prepensionamenti.

"Così - commenta il sindacato Fabi - , sono state evitate le esternalizzazioni di personale fuori dal Gruppo e sono stati regolati quasi quattrocento prepensionamenti volontari in tutto il nuovo Gruppo UBI; di questi, 65 saranno individuati nella Macro Area Territoriale Lazio/Toscana/Umbria, mentre potranno accedere al Fondo Esuberi anche una quindicina di lavoratori BancaEtruria che erano rimasti esclusi da un precedente esodo del marzo scorso. Alle uscite, si accompagneranno entro fine 2018 centotrenta nuove assunzioni, andando a riprendere anche validi e titolati colleghi che per anni hanno prestato il loro servizio ad Arezzo e nella nostra banca. Sono stati posti limiti chilometrici ai trasferimenti di personale, regolati i passaggi di lavoratori fra le aziende del Gruppo UBI, incoraggiato la trasformazione dei contratti di lavoro part time, si punta ad un importante piano formativo per i colleghi provenienti da Etruria e dalle altre due banche acquisite e viene sottolineata l'importanza delle pari opportunità fra tutti i dipendenti del Gruppo bancario. Poi, sempre nell'ottica del contenimento dei costi, vengono proposti i "Social day", centosessantamila giornate di astensione volontaria dal lavoro - su una platea potenziale di 22.500 dipendenti - retribuite al 40%, formula questa usuale nella banca di Bergamo, una novità invece per BancaEtruria. Infine, per estendere il Contratto di lavoro integrativo della capogruppo anche alle tre Bridge banks e a tutte le aziende prodotto, andrà fatto un nuovo accordo sindacale entro fine gennaio".

La delegazione FABI, il primo sindacato nel Gruppo UBI e a livello nazionale, esprime soddisfazione per l'accordo firmato giovedì, un accordo che, afferma il Coordinatore Paolo Citterio:

"Ha messo in sicurezza l'occupazione nei territori di riferimento, tutelando nel contempo tutti i lavoratori del nuovo Gruppo UBI. Abbiamo evitato le esternalizzazioni e le uscite obbligatorie, puntando sui prepensionamenti volontari e favorendo la nuova occupazione. La maggiore difficoltà è stata nel trovare il giusto equilibrio fra le tante e diverse realtà che ora compongono il Gruppo UBI". Scopi questi che Citterio aveva già prefigurato ad Arezzo poche settimane fa, di fronte agli iscritti FABI di BancaEtruria".

I rappresentati locali e aziendali della Fabi parlano di un accordo che tiene conto delle specificità anche di BancaEtruria, nella salvaguardia dei posti di lavoro e nell'estensione delle garanzie occupazionali ad Arezzo e in via Calamandrei, sede della direzione generale e ancora di Etruria Informatica, come pure del Polo del Wealth Management di Banca Federico del Vecchio. "Non solo, stesse identiche garanzie riguarderanno i lavoratori che passeranno nella sede locale che verrà realizzata di UBIS - UBI Sistemi e Servizi (che arriverà a superare i duemila dipendenti in Italia); si parla di un centinaio di lavoratori che oggi sono BancaEtruria e che ad inizio dicembre passeranno nella cosiddetta "macchina operativa" dell'intero Gruppo. Con il nuovo piano di esuberi, sempre volontari, potranno accedere anche alcuni lavoratori del Gruppo Etruria che erano stati esclusi per eccesso di domande nel marzo scorso".

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