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Turismo: un bando per fare promozione e calendario eventi. Comanducci: "Ma senza tassa di soggiorno impossibile essere competitivi"

Un bando per selezionare e finanziare proposte e iniziative turistiche che tendano alla valorizzazione di Arezzo e dei suoi tesori. L'iniziativa lanciata direttamente dall'amministrazione comunale di Arezzo è quella presentata dall'assessore...

Un bando per selezionare e finanziare proposte e iniziative turistiche che tendano alla valorizzazione di Arezzo e dei suoi tesori.

L'iniziativa lanciata direttamente dall'amministrazione comunale di Arezzo è quella presentata dall'assessore Marcello Comanducci che ha lanciato la proposta a tutto il terzo settore.

“Abbiamo messo a disposizione per questo bando circa 10.000 euro - spiega Comanducci - Intanto partiamo con una fase sperimentale e vediamo i risultati che riusciremo a ottenere”.

Verranno prese in esame le manifestazioni e le iniziative che si concluderanno entro il 31 dicembre 2017 e si svolgeranno ad Arezzo. I soggetti interessati devono presentare i progetti entro e non oltre le 13 di venerdì 9 giugno. Le domande potranno essere presentate in modalità cartacea o tramite invio all'indirizzo di posta elettronica certificata comune.arezzo@postacert.toscana.it. Il bando si può trovare nella sezione Avvisi del sito del Comune.

“Il bando – ha proseguito Comanducci – intende migliorare quanto già esistente o incentivare la nascita di nuovi eventi che abbiano l’ambizione di movimentare flussi turistici. Cosa che oggi accade in misura minore a quanto vorremmo. Se analizziamo i dati di questi primi mesi del 2017, ci accorgiamo che gli eventi ad Arezzo sono stati circa 150, un numero importante. Tuttavia, la maggior parte di questi ha un impatto locale o al massimo regionale. Il bando prevede il rimborso spese per chi stringe accordi con tour operator, migliora la comunicazione e il marketing o utilizza soluzione innovative. Il nostro obiettivo è quello di incentivare una nuova cultura in questo ambito e per la prima volta ad Arezzo mettiamo a disposizione alcune risorse da distribuire fra i progetti che arriveranno. Una sorta di voucher turistico già presente a Montecatini e Rimini dove si incentivano gli organizzatori in modo massiccio per creare movimento di visitatori. Contiamo di arricchire questo format nel tempo e legarlo alla tassa di soggiorno che nel 2018 vorremmo finalmente introdurre. Questo perché maggiori visitatori garantiscono maggiori entrate per le casse comunali e, a bilancio, maggiori risorse per gli investimenti e la promozione, in un circuito virtuoso che dovrebbe poi auto-alimentarsi. In ogni caso in questo bando si potranno presentare progetti che riguardano la promozione del territorio come progetti digitali, video promozionali e applicazioni mobile”.

Nelle prossime settimane, l'amministratore aretino presenterà anche il nuovo piano per la promozione turistica in terra di Arezzo. Un piano dettagliato che è stato elaborato dopo la notizia riguardante l'impossibilità di applicazione della tassa di soggiorno per turisti e visitatori in ingresso nel territorio comunale. Una scelta - presa dal governo Renzi - che si è tradotta con un introito di 500mila euro annui in meno.

"Nel 2018 potrebbe entrare in vigore la tassa di soggiorno - spiega l'assessore Comanducci - certo era così anche l'anno scorso ma poi abbiamo visto (a dicembre) come è andata a finire. In questo modo il governo ci ha lasciato con forti disagi a cui fare fronte. Non troviamo assolutamente giusto che città che prima del 2015 hanno deliberato l'introduzione della tassa ancora oggi possano contare su risorse importanti per la promozione turistica provenienti proprio da questa imposta. Questo è un principio fortemente sbagliato sia per quanto riguarda la concorrenza leale che il libero mercato. Arezzo sì, si è svegliata tardi, ma ha voglia di crescere e questi denari sarebbero ossigeno per le casse comunali e per il territorio".

Ed infine attenzione alla realizzazione in città di grandi eventi di forte richiamo per turisti provenienti da fuori città e, in alcuni casi, anche da altri paesi.

"Serve però una strategia condivisa - spiega ancora Comanducci - va fatta una selezione e un coordinamenti per mettere insieme un calendario degli eventi in modo tale da non avere una concentrazione di manifestazioni tutte le nelle stesse dati. Questo ci permetterà di ridurre i disagi alla popolazione (come ad esempio quelli legati al traffico) e offrire una scelta di attività più ampia".

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