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Economia

Turismo, un 2018 da incorniciare: ottime performance per Arezzo e le sue vallate

Le elaborazioni dei dati provvisori Istat relativi all’anno 2018 pubblicate nella Banca dati Turismo della Regione Toscana, infatti,  confermano in pieno le impressioni positive emerse nel corso dell’anno

Non solo impressioni positive: il turismo nell'Aretino addesso può vantare numeri che da soli raccontano un periodo propizio per il settore. Le elaborazioni dei dati provvisori Istat relativi all’anno 2018 pubblicate nella Banca dati Turismo della Regione Toscana, infatti,  confermano in pieno le impressioni positive emerse nel corso dell’anno. Gli arrivi si sono attestati a circa 573 mila unità, in un aumento del’11,2% rispetto al 2017, mentre le presenze hanno superato abbondantemente 1,5 milioni di pernottamenti con una crescita che si spinge a +13,4%.

La performance 2018 realizzata dell’economia turistica provinciale – sottolinea  il Presidente dell’Ente camerale Massimo Guasconi – è particolarmente positiva e conferma la crescita costante del settore anche rispetto ai dati complessivi regionali.  Un risultato molto importante, sopratutto se si considera che la Toscana è la terza regione italiana per numero complessivo di visitatori. E sono in particolare le strutture extra alberghiere a consolidare il trend positivo: sono infatti cresciuti sensibilmente sia il numero dei turisti (+20,5%) che quello dei pernottamenti (+24,6%). Vanno bene gli agriturismi (+11% gli arrivi e +24% le presenze) ma ancora meglio fanno le altre tipologie (+36% gli arrivi e +34,3% le presenze). Le strutture alberghiere mostrano invece  un andamento meno entusiasmante: sono aumentati del 6% i turisti soggiornanti ma rimangono sostanzialmente invariati i pernottamenti (+0,1%) a causa di una riduzione della durata media del soggiorno. Le strutture di livello più elevato, 4-5 stelle, hanno ottenuto i risultati migliori (+8,3% gli arrivi e +5,2% le presenze), mentre quelle di livello inferiore, pur con un numero maggiore di turisti hanno subito una diminuzione del numero dei pernottamenti.”

“La provincia di Arezzo – evidenzia il segretario generale dell’Ente camerale Giuseppe Salvini – con la crescita degli arrivi superiore al 11% e  quella delle presenze  che supera il 13% risulta una delle più dinamiche della Toscana, che presenta una crescita media del 4,5% per gli arrivi e del 3,8% per le presenze. Arezzo è insieme a Firenze l’unica provincia toscana a presentare un allungamento della durata media del soggiorno che passa dai 2,7 giorni del 2017 ai 2,8 giorni del 2018. I  flussi più importanti in termini assoluti si sono avuti, come prevedibile, nei mesi estivi ma in termini relativi gli incrementi percentuali di maggior rilievo sono stati messi a segno nella fase iniziale della stagione estiva (in particolare maggio) ed in particolare nella parte finale dell’anno (novembre e dicembre). Il  numero dei turisti è cresciuto grazie al contributo fornito in egual misura dagli italiani e dagli stranieri. Se però si passa ai pernottamenti, quelli degli stranieri sono cresciuti quasi il doppio di quelli degli italiani (16,1% contro 9,8%).Ai primi posti nella classifica delle presenze per regioni di provenienza dei turisti italiani troviamo il Lazio  (17,7%), la Toscana (16%) e la Lombardia (15,4%). In termini relativi, fra le regioni di maggior peso che hanno presentato incrementi di rilievo rispetto al 2017 troviamo ai primi posti il Lazio (+19,4%), la Sicilia (+16,5%) ed il Veneto (+14%).

Fra gli stranieri i principali partner sono la Germania (16,4%), i Paesi Bassi (14,1%), gli Stati Uniti (11,4%), Regno Unito (7,4%), Francia (5,7%) e India (5,5%). I più dinamici sono nell’ordine Danimarca (+30,2%), Stati Uniti (+29,9%), Svizzera (+26,1%) e India (+23,3%).”

Gli ambiti territoriali

L’ambito territoriale che è risultato più dinamico nell’anno 2018 è senza dubbio quello di Arezzo: gli arrivi sono infatti cresciuti del 22,6%, sfiorando 240 mila unità, mentre le presenze hanno toccato quasi 470 mila pernottamenti con una crescita ancora più sostenuta (+24,9%). La crescita aretina è trainata in particolare dai turisti stranieri (arrivi +29,3% presenze +40,9%) e, per quanto riguarda la tipologia di strutture, da alberghi 4/5 stelle  (arrivi +13,1% presenze +6,8%), agriturismi (arrivi +78,6% presenze +78,1%) e sopratutto altre strutture extra alberghiere (in particolare affittacamere, alloggi privati e case/ appartamenti vacanze) (arrivi +106,7% presenze +98,2%). Buoni risultati anche per il Valdarno aretino, che vede crescere del 4,9% i turisti e del 16,4% i relativi pernottamenti, per la Valdichiana aretina (arrivi +4,5% presenze +8,7%) e la Valtiberina (arrivi +7,5% presenze +1,3%).

Solo il Casentino non appare beneficiare del trend positivo, rimanendo sostanzialmente sugli stessi flussi evidenziati nel 2017 (arrivi -0,3% presenze +0,03%).

Risorsa turistica

Nel 2018 circa tre quarti dei turisti sono arrivati in provincia per motivazioni riconducibili a soggiorni di tipo culturale o di lavoro (arte/affari), rappresentando inoltre quasi i due terzi dei pernottamenti. Questo tipo di scelta è quella più dinamica crescendo di circa il 16% sia in termini di arrivi che di presenze. 

Positivo anche l’andamento delle vacanze riconducibili alla montagna mentre sia per la campagna/collina che per altri interessi sia da un lato una diminuzione del numero di turisti ed un contemporaneo aumento di presenze, che testimonia un deciso aumento della durata media del soggiorno.

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