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Economia

"Richieste per maggior sicurezza nei supermercati non ascoltate", continua lo stato di agitazione: 8 ore di sciopero

Commercio, Cgil-Cisl-Uil Toscana di categoria confermano lo stato di agitazione e mettono a disposizione un pacchetto di 8 ore di sciopero a partire da domani domenica 5 aprile. “Le nostre richieste di maggior sicurezza per chi lavora nell’emergenza coronavirus non sono state ancora accolte”

Stato di agitazione in tutti i punti vendita del territorio e un pacchetto di 8 ore di sciopero da programmare a partire da domani, domenica 5 aprile. Queste le misure reiterate dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, per i lavoratori che operano nel commercio alimentare e che sono in prima linea nel prestare un servizio essenziale per la popolazione, come appunto, l'apertura dei supermercati per la spesa.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs confermano per i punti vendita del settore commercio della Toscana lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

Ciò deriva dal fatto che le nostre richieste, più volte reiterate anche a livello nazionale, di salvaguardare la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, contingentando le aperture dei punti vendita della distribuzione alimentare, non hanno trovato un positivo riscontro. Ad oltre un mese dall’inizio di questa fase emergenziale, durante la quale le lavoratrici ed i lavoratori del commercio alimentare hanno garantito, con responsabilità e spirito di sacrificio alla collettività un servizio fondamentale, emerge ancor più forte la necessità di mettere in campo tutti gli strumenti utili a salvaguardare la loro salute e la loro sicurezza.

Quali problemi?

Purtroppo, dobbiamo lamentare ancora situazioni lavorative non consone a garantire la giusta protezione alle lavoratrici e lavoratori, con carenza dei dispositivi di protezione e con un allentamento delle misure previste dai protocolli sulla sicurezza, solo a titolo di esempio, contingentamento degli ingressi, rispetto degli orari di chiusura dei punti vendita. Le nostre richieste sono inoltre finalizzate a lavorare in sicurezza, anche da un punto di vista psicologico, perché il rischio è quello di possibili contagi in ambienti che giornalmente sono frequentati da migliaia di clienti. Tutti noi condividiamo il messaggio che bisogna restare a casa, ed evitare che la spesa diventi un alibi per uscire di casa. Per questi motivi, riteniamo irresponsabile il comportamento di quelle aziende che continuano a privilegiare il profitto al senso di responsabilità collettiva, di cui il paese ha bisogno e dichiariamo lo stato di agitazione di tutti i punti vendita della Toscana.

Le azioni sindacali

Mettiamo a disposizione delle strutture territoriali e delle rappresentanze sindacali, un pacchetto di 8 ore di sciopero, a partire da domani domenica 5 aprile, che saranno utilizzate dalle stesse in modo unitario. Sollecitiamo anche le Istituzioni ad un loro pronto intervento, al fine di sensibilizzare le aziende ed uniformare gli orari e le aperture dei punti vendita in Toscana.

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