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Economia Cortona

Stazione alta velocità e Sr71, la posizione di Cna

Le proposte di Roberto Menchetti, presidente Cna Valdichiana che ha partecipato al recente dibattito sulla stazione dell’alta velocità. “Ho apprezzato il confronto promosso ma bisogna essere pragmatici"

Valdichiana e infrastrutture, da Mediaetruria alla strada Sr71, ma anche connessione veloce. Fa il punto su questi temi Roberto Menchetti, presidente Cna Valdichiana che ha partecipato al recente dibattito sulla stazione dell’Alta Velocità. “Ho apprezzato il confronto promosso dai Comuni di Foiano, Cortona e Castiglion Fiorentino che, al di là del colore politico, hanno riaperto il dialogo tra enti pubblici, associazioni, amministrazioni locali, coinvolgendo un bacino ampio che comprende il sud della Toscana e l’Umbria e un tessuto economico di oltre 100 mila imprese. Buono il metodo. Detto ciò, bisogna essere pragmatici. Si parla di questa infrastruttura dal 2014 e i contrasti sugli aspetti logistici sono diventati il pretesto per non arrivare a niente. Stavolta ci auguriamo che si privilegi la concretezza al posto degli interessi di campanile e si apra presto un tavolo per aggiornare lo studio e trovare la soluzione migliore”.

I vantaggi di un hub ferroviario a Farneta in Valdichiana? Il presidente Menchetti li ha ben chiari: la posizione favorita dalla rete viaria di collegamento (dall’A1 al raccordo Bettolle-Perugia), investimenti e risorse per il territorio, ricadute importanti sulle imprese, un progetto funzionale ai cittadini e ai flussi turistici.

Sul tema infrastrutture Menchetti va oltre: “In Valdichiana quando si parla di strade è inevitabile parlare anche di Sr71, una via da mettere in sicurezza con interventi strutturali e mirati. Anche di questo si parla da anni, qualche intervento c’è stato, ma forse è mancata la visione di insieme”.

Ma le infrastrutture non sono solo quelle materiali: “In una fase di forte spinta alla digitalizzazione, senza la connessione veloce ogni velleità di programmazione perde senso. Le speranze di molti sono riposte nei fondi del Pnrr, spero che vengano utilizzati anche per ridurre questo gap digitale, sarebbe di vitale importanza per le nostre aziende”.

Il sistema imprenditoriale della vallata conta 6204 imprese al 31.12.2021. Di queste 1528 sono artigiane (su un totale provinciale di 9775), concentrate in particolar modo nelle costruzioni (602) e nella manifattura (407 attività), con un saldo positivo di 15 aziende rispetto al 2020 (quando se ne contavano 1513).

“I numeri delle imprese non sono certo tornati al periodo precedente la pandemia - commenta il presidente Menchetti - se da un lato gli ultimi mesi del 2021 hanno fatto registrare segnali di ripresa del manifatturiero e delle costruzioni, grazie ai bonus e alle detrazioni fiscali, oggi dobbiamo fare i conti con difficoltà impreviste che mettono a rischio la ripresa post pandemia. Da una parte le pesanti restrizioni alla cessione dei crediti dei bonus edilizi che stanno bloccando i cantieri e provocando gravi danni alle imprese, dall’altro l’impennata dei prezzi di energia, gas e materie prime che riducono pesantemente i margini delle imprese costrette a rivedere i listini, a ridurre la produzione, a bloccare gli investimenti. Una situazione insostenibile in cui diventa pressoché impossibile progettare e programmare”.

Un altro punto da affrontare per artigiani e piccole imprese è la mancanza di figure specializzate.

“Diventa urgente formare giovani professionalità nelle aule e nelle imprese sfruttando tutti gli strumenti agevolativi e le collaborazioni tra rete scolastica e mondo delle imprese. Da parte nostra puntiamo a potenziare i rapporti con gli istituti tecnici e professionali della Valdichiana: crediamo che il dialogo con il mondo della scuola sia essenziale, la nostra funzione è di scambio di conoscenze e competenze, perciò una sinergia in questa fase non solo è auspicabile, è la strada da seguire”.

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