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Economia

Start up, Arezzo sotto la media nazionale: solo 28, oltre la metà nel settore dei servizi

A livello nazionale sono oltre 13 ogni 100mila abitanti, nell'Aretino il dato si ferma a 8.

C'è chi parla del 2019 come anno delle start-up e chi invece, facendo i conti, scopre che ancora c'è molto da fare. L'analisi dello sviluppo di queste tipologie di nuove aziende è stata svolta con puntualità da Sole 24 Ore che pubblica i dati del Registro per le imprese fotografando così la sitauzione italiana. Ne emerge per la provincia di Arezzo un'immagine a luce ed ombre. Perché il panorama non è particolarmente nutrito, anzi. I numeri risultano esigui se confrontati a tante province d'Italia, dal Nord al Sud.

Ma vediamo nel dettaglio: ad Arezzo - dato aggiornato al marzo 20198 - risultano attive 28 start up, lo 0,28 per cento del totale italiano. Se rapportato alla popolazione, sono 8,13 ogni 100mila abitanti, sotto alla media nazionale che è pari a 13,78. Non molte dunque, soprattutto se si pensa che tra le province con il miglior rapporto tra start up e numero abitanti ci sono Ascoli Piceno (seconda con 47,74) e Rovigo (36,05) che insieme a Rimini (32,07), Bologna (31,51) e Trento (30,26)

Un incentivo dovrebbe arrivare  dal Governo che per quest'anno dovrebbe far arrivare al mondo delle start up un miliardo di euro "mobilitando - spiega Sole 24 Ore - anche risorse della Cassa depositi e prestiti e di soggetti istituzionali come enti previdenziali".

Delle 28 start up aretine, 10 riguardano il settore dell'industria/artigianato, le altre 18 invece si occupano di servizi (dalle attività di ricerca e sviluppo a quelle di supporto alle attività professionali, fino a quelle che producono software e si dedicano alla consulenza informatica.)

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