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Scattano i saldi ad Arezzo: 2 mesi di ribassi. Previsioni di spesa e guida anti-furbetti

Iniziano oggi i saldi invernali ad Arezzo, come in buona parte d'Italia. Caccia all'affare, commercianti speranzosi di vedere un'impennata di acquisti e associazioni dei consumatori che elargiscono i tradizionali moniti su qualità dei prodotti e...

Iniziano oggi i saldi invernali ad Arezzo, come in buona parte d'Italia. Caccia all'affare, commercianti speranzosi di vedere un'impennata di acquisti e associazioni dei consumatori che elargiscono i tradizionali moniti su qualità dei prodotti e prezzi. La partenza delle svendite nelle quattro regioni in cui in cui è stata anticipata (saldi al via il 2 gennaio in Basilicata, Campania, Sicilia e Valle d’Aosta) è stata tiepida e il boom per i titolari dei negozi resta una chimera. Di certo oggi, complice il giorno feriale, è difficile vedere lunghe code fuori dai negozi. Da domani, con l'Epifania e il seguente primo weekend post-festività, si potrà però avere un quadro più delineato (con il certo assalto all'Outlet Village). Restano le previsioni delle associazioni di categoria.

Ascom Arezzo scommette su acquisti di quasi 400 euro a famiglia.

confermata nelle previsioni la stessa spesa media dello scorso inverno, di 396 euro a famiglia. Buone le aspettative degli operatori, anche in considerazione dell’arrivo del freddo, la cui mancanza finora aveva rallentato le vendite di capi pesanti.

Un'idea che non si scosta troppo da quella di Confesercenti, con una spesa media ipotizzata di 150-200 euro a persona.

Il Natale ha registrato un andamento mediamente analogo a quello dello scorso anno con punte di vendite in alcune giornate di festa. L’indagine di Confesercenti per i saldi, ipotizza una spesa media di 150 fino a 200 euro. Consumatori pronti a togliersi gli sfizi e ad acquistare capi e merce della quale fino ad oggi hanno fatto a meno proprio per attendere l’occasione di acquisto.

Due mesi esatti di tempo per le occasioni, i saldi finiranno il prossimo 4 marzo. Per affrontare al meglio il periodo di offerte, l'associazione Altroconsumo ha fissato 10 regole per gli acquirenti.

1. Confronta il cartellino del prezzo vecchio con quello ribassato: se hai dubbi sulla percentuale di sconto o il prezzo non ti sembra corretto, chiedi chiarimenti al negoziante.

2. Controlla che i capi siano in buone condizioni. Se il difetto viene fuori dopo l'acquisto, potrai chiedere la risoluzione del contratto: il negoziante deve restituirti l'importo pagato oppure ridurre il prezzo. È importante conservare lo scontrino.

3. Prova sempre i vestiti: se ti penti in un secondo momento dell'acquisto rischi di non poterlo cambiare. Infatti il cambio è a discrezione del commerciante.Chiedi sempre se ti consentirà di effettuare un cambio e quanti giorni hai a disposizione per farlo.

4. Evita di acquistare i capi d'abbigliamento che non abbiano le due etichette (quella di composizione e quella di manutenzione), per evitare di danneggiarli nella pulitura a secco o in quella ad acqua fatta a casa.

5. Fai attenzione che la merce in saldo sia quella stagionale. La legge prevede, infatti, che i saldi non riguardino tutti i prodotti, ma solo quelli di carattere stagionale e articoli cosiddetti di "moda", cioè quelli che hanno probabilità di deprezzarsi se non vengono venduti durante la stagione.

6. Ricorda che i prezzi esposti vincolano il venditore: se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, fallo notare al negoziante e non esitare, in caso di problemi, a far intervenire la polizia municipale.

7. La garanzia vale per due anni dall'acquisto. Attenzione, dunque, agli scontrini di carta chimica, che sbiadiscono dopo qualche mese; fotocopiali per poterli esibire al momento opportuno. La garanzia va fatta valere entro sessanta giorni dal momento in cui si scopre il difetto.

8. Un negoziante convenzionato con una carta di credito è tenuto ad accettarla sempre, anche in periodo di saldi, e a non aumentare i prezzi per pagamenti effettuati con la carta.

9. Attenzione ai pagamenti effettuati con la carta revolving, perché i tassi applicati possono superare il 20%. Questo strumento di pagamento può essere conveniente nel solo caso di rimborso del capitale in tempi brevissimi, vale a dire pochi mesi.

10. Per evitare confusione e acquisti non desiderati, la merce venduta in saldo deve essere esposta separatamente da quella non scontata: fai una denuncia alla polizia municipale se questa regola non viene rispettata.

@MattiaCialini
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