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Salvataggio Mps: esplode la rabbia. Federconsumatori: "Correggere il 'salva-banche'"

Perché il Monte dei Paschi di Siena è stato salvato e Banca Etruria e Co. no? Perché il governo ha varato un decreto che permette agli istituti di credito in difficoltà di usufruire di un paracadute agile e comodo e non fare la stessa fine delle...

Perché il Monte dei Paschi di Siena è stato salvato e Banca Etruria e Co. no?

Perché il governo ha varato un decreto che permette agli istituti di credito in difficoltà di usufruire di un paracadute agile e comodo e non fare la stessa fine delle quattro banche?

Le domande, fuori da ogni logica prettamente campanilistica, se le sono poste in molti. Le risposte invece, si fanno attendere.

Le dimensioni bancarie, le logiche di mercato e l'importanza strategica del Mps sono tutti elementi pesanti e che molti hanno ben chiari. Ma altrettanto importanti sono i capitali persi l'anno scorso da centinaia, migliaia di risparmiatori che, di fatto, hanno salvato le proprie banche. Importanti sono anche le storie degli obbligazionisti subordinati delle vecchie Etruria, Marche, Carife e Carichieti che al posto del proprio denaro (investito in bond retail) hanno trovato soltanto polvere.

Quello approvato lo scorso 22 dicembre invece è stato il primo decreto attraverso il quale non sono più i risparmiatori a fare da salvagente alle banche ma lo Stato.

Tutto questo non ha tardato a suscitare, soprattutto in terra di Arezzo, delle reazioni di fortissima indignazione. Il primo ad esprimersi pubblicamente e senza mezze misure è stato il sindaco Alessandro Ghinelli che ha definito la manovra varata dal governo: "una vergogna".

Salvataggio Mps, l’ira di Ghinelli: “Banca Etruria venne affossata, è una vergogna”

Poi ci sono state le associazioni delle Vittime del Salva-Banche, il gruppo che comprende tutti coloro che col decreto del 22 novembre 2015 si sono visti azzerare i capitali investiti in obbligazioni subordinate. Lo hanno prontamente dichiarato di essere pronte a chiedere di ottenere risarcimenti usufruendo del paracadute messo a bilancio dal governo.

Natale di protesta per le Vittime del Salva-banche: “Paracadute Mps? Chiederemo di usufruirne per i ristori”

Da ultimo, la vigilia di Natale, ecco pronto anche l'intervento di Pietro Ferrari, presidente della Federcosumatori che, in merito alla questione del nuovo decreto governativo scrive:

"Leggiamo con piacere che nella riunione del Consiglio dei Ministri convocata alle 23,35 del 22 Dicembre scorso, è stato varato un Decreto Legge contenente Misure Urgenti Per La Tutela Del Risparmio e per immettere liquidità nel sistema bancario Italiano con l’intento di aiutare la ripresa delle Banche in difficoltà e tutelare i risparmiatori.

Per i risparmiatori è una buona notizia. Sapere che la legge contempli la possibilità che una Banca interessata da una ricapitalizzazione precauzionale possa contare su l’aiuto dello Stato che acquistando le azioni frutto della conversione delle obbligazioni subordinate detenute dai risparmiatori della Banca in difficoltà si fa carico dell’aumento di capitale consentendo al tempo stesso la conversione al pari valore delle obbligazioni subordinate detenute dai risparmiatori in obbligazioni ordinarie, desta grande sollievo.

E’ quello che Federconsumatori aveva detto e auspicato da subito. Cioè da quando si è verificata la crisi delle quattro Banche.

Peccato che con il Decreto del 22 Novembre 2015 così detto “Decreto Salvabanche”, si sia adottata un’altra procedura, giustificata dal Governo con le condizioni imprescindibili che allora imponeva l’Europa. Anticipando il bail In è stato azzerato il risparmio degli Obbligazionisti Subordinati e degli Azionisti di Banca Etruria, Banca Marche, Ca.Ri Chieti e Ca.Ri. Ferrara, la stragrande maggioranza dei quali non ha potuto adire nemmeno alla procedura di rimborso forfettario dell’80% e stanno ancora aspettando il decreto sugli “arbitrati” promesso da ormai sei mesi e mai varato.

Ferderconsumatori auspica fortemente che l’Europa non frapponga ostacoli a questa procedura che riteniamo l’unica in grado di veder applicato l’Art. 47 della Costituzione Italiana e con esso, il risparmio delle famiglie italiane.

A questo punto si pone, per lo Stato Italiano, un problema di giustizia e di uguaglianza. Per questo a tutti gli obbligazionisti Subordinati delle quattro Banche in risoluzione, che per troppo tempo sono stati definiti speculatori, va riconosciuta la stessa salvaguardia e gli stessi diritti riconosciuta agli Obbligazionisti di altre Banche in crisi a partire da quelli di Monte Paschi Siena.

Uno Stato di Diritto deve riconoscere gli errori del proprio Esecutivo e pretendere che i propri cittadini siano trattati con equità e giustizia.

Per questo Federconsumatori chiede che il Decreto del 22 Novembre 2015 venga corretto con un nuovo intervento legislativo che parifichi i risparmiatori delle quattro Banche in risoluzione a quelli del Monte dei Paschi di Siena o di altre Banche che dovessero trovarsi in analoghe condizioni".

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