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Salvataggio Banche Venete: obbligazionisti rimborsati al 100%. Le differenze con Etruria e le sue 'sorelle'

Il salvataggio è entrato in azione silenzioso. In punta di piedi. Senza lasciare voragini quasi incolmabili. Tutta un'altra storia rispetto a Banca Etruria, Banca Marche, CariFe e Carichieti. E' arrivato nella giornata di ieri il via libera...

Il salvataggio è entrato in azione silenzioso. In punta di piedi. Senza lasciare voragini quasi incolmabili.

Tutta un'altra storia rispetto a Banca Etruria, Banca Marche, CariFe e Carichieti. E' arrivato nella giornata di ieri il via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge per il salvataggio di Veneto Banca e Popolare Vicenza che, di fatto, da oggi non esistono più perché messe in liquidazione mentre i rami d'azienda sani (good bank) passano nelle mani di Intesa Sanpaolo che li ha acquistati alla cifra simbolica di un euro.

Deja vù che porta alla memoria il processo, seppur ben più sfiancante, che ha visto la cessione delle prime tre good bank italiane (tra cui anche la vecchia Etruria).

"Un intervento a favore di correntisti e risparmiatori - ha sottolineato il Presidente del consiglio Paolo Gentiloni a termini del cdm - Si è trattato di una decisione importante, urgente e necessaria".

Insomma una strada che ha trovato il favore di tutti anche della Commissione europea che, dal canto suo "ha approvato le misure italiane per facilitare la liquidazione di BPVI e Veneto Banca in base alle norme sull'insolvenza. Queste comprendono la vendita di alcune attività che saranno integrate ad Intesa Sanpaolo. I depositi restano pienamente protetti. I detentori di debito senior non dovranno contribuire al burden sharing". Ma all'atto pratico come avverrà questo passaggio? Cosa cambierà per correntisti e risparmiatori? Essenzialmente sono state scongiurate, con l'intervento del Governo, ripercussioni drammatiche sui correntisti con somme depositate sopra i 100mila euro. Non avendo attivato la procedura con le regole europee, non perderanno un euro sia i correntisti con depositi sopra i 100mila euro sia gli obbligazionisti senior. I primi, di fatto, diventano correntisti di Intesa Sanpaolo, mentre i secondi verranno rimborsati per il 100 per cento alla scadenza.

Il ristoro per gli obbligazionisti subordinati retail della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, che saranno azzerati dalla procedura di liquidazione coatta amministrativa, sarà del 100%.

"Si arriva al 100% in quanto il burden sharing - ha spiegato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan - consente un ristoro fino all'80% mentre per il restante si tratta di risorse messe a disposizione di Intesa SanPaolo. Avranno accesso al rimborso coloro che hanno avuto un rapporto negoziale diretto con le due banche".

E per gli obbligazionisti delle vecchie Etruria & Co.?

Niente da fare a loro verrà rimborsato l'80% di quanto perso (attraverso il Fondo interbancario) oppure potranno tentare il tutto e per tutto accedendo all'arbitrato.

Ma i rimborsi per intero del capitale perso sono un miraggio vero e proprio.

Per quelli delle banche venete invece, anche i risparmiatori che hanno sottoscritto obbligazioni subordinate (junior) verranno rimborsate del loro valore dal Fondo interbancario di tutela dei depositanti e dal contributo di Banca Intesa.

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