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Rifiuti, passa la paura del grande caos. Nuovo contratto: salta lo sciopero degli operatori di Sei Toscana

Due giorni senza raccolta dei rifiuti a metà luglio: il pericolo è stato scongiurato. Ci sarebbero state ore e ore di odori nauseabondi, soprattutto nelle zone della raccolta porta a porta, come nel centro storico di Arezzo, ma lo sciopero degli...

Due giorni senza raccolta dei rifiuti a metà luglio: il pericolo è stato scongiurato. Ci sarebbero state ore e ore di odori nauseabondi, soprattutto nelle zone della raccolta porta a porta, come nel centro storico di Arezzo, ma lo sciopero degli operatori di Sei Toscana è stato revocato al pari di quello di tutti gli altri lavoratori aderenti ad Utilitalia, l'associazione che raggruppa le imprese che si occupano dei servizi dei rifiuti, ma anche di gestione idrica ed energetica in Italia.

La nota di Sei Toscana

Siglata l’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori delle aziende pubbliche dell’igiene ambientale aderenti a Utilitalia. Ne danno notizia Fp Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel, aggiungendo che lo sciopero previsto per il 13 e 14 luglio è revocato. Resta invece confermata l’astensione dal lavoro nelle stesse date per i lavoratori delle aziende private aderenti a Fise-Assoambiente.

Scampato, quindi il pericolo che avrebbe provocato disagi ad Arezzo città e nei maggiori centri della provincia. Ma tirano un sospiro di sollievo soprattutto le grandi città italiane come Roma, Milano, oppure Venezia (per la sua particolare conformazione) e le località turistiche particolarmente affollate in questi giorni.

Il nuovo contratto di lavoro

Il contratto nazionale del lavoro appena rinnovato prevede aumenti di stipendio tra il 2016 e il 2019 fino a 90 euro; e fino a 30 per quanto riguarda il welfare. In cambio ci saranno da coprire due ore in più di lavoro a settimana (da 36 a 38 ore) e il lavoro domenicale diventa ordinario, non sarà più straordinario su base volontaria. Infine più tutele sono state ottenute dai sindacati per cambi d'azienda, integrazioni e pure nei casi di licenziamento. Ad esempio, deciderà un giudice se reintegrare o no il lavoratore licenziato, limitando, di fatto, il Jobs Act.

@MattiaCialini

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