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Riduzione del rischio idraulico. Innalzamento diga di Levane, progetto in fase di valutazione in Regione

A che punto sono le opere per la riduzione del rischio idraulico nei bacini dell'Arno e del Tevere? Secondo l'ultimo report redatto da Ance Arezzo, nell'analisi sulle infrastrutture riguardanti il territorio provinciale redatto per conto di...

A che punto sono le opere per la riduzione del rischio idraulico nei bacini dell'Arno e del Tevere?

Secondo l'ultimo report redatto da Ance Arezzo, nell'analisi sulle infrastrutture riguardanti il territorio provinciale redatto per conto di Confindustria Toscana del Sud, la situazione sarebbe abbastanza stabile e l'avanzamento delle attività viene indicato come "medio". Nel 2015 la stessa associazione descriveva le opere previste per completare il programma per la riduzione del rischio idraulico nel bacino dell'Arno enumerandone le principali.

Tra queste ci sono le casse di espansione nel fondovalle di Montevarchi, a monte di Ponte Buriano, Rassina, Corsalone, Bibbiena, Poppi, Campaldino e Pratovecchio, nonché a sud del Ciuffenna e dell'Ambra. Nel territorio di Bucine inoltre è previsto un invaso sull'Ambra e poi, ci sono le importanti opere riguardanti le dighe di Levane e de La Penna.

Infrastrutture importanti che possono contribuire alla messa in sicurezza di tutto il territorio provinciale e fiorentino contro il rischio di allagamenti e esondazioni.

Ma lo stato dei lavori?

Invariato rispetto a tre anni fa. Nulla si sarebbe mosso anche se, in questi casi il condizionale è sempre d'obbligo.

Ma veniamo allo studio effettuato da Ance.

Le casse di espansione di Montevarchi, Bibbiena e Poppi sono state progettate a livello preliminare e "in contemporanea con la costruzione delle varianti alla Sr 71 e Sr 69 sono stati costruiti i rilevati stradali aventi anche funzione di arginature. A queste realizzazioni non è seguito il completamento del sistema previsto per la laminazione delle piene e non sono previste nel Programma regionale di sviluppo 2016-2020 che, fra l'altro esclude anche interventi per le altre casse a monte delle dighe e per l'invaso di Montalto, indispensabile per la sicurezza della Sp 540".

Nel Piano regionale di sviluppo invece viene previsto il sovralzo della diga di Levane. Un'opera importante che è stata affidata al gestore della struttura: Enel. Quest'ultimo ha il compito di provvedere alla fase di progettazione e attuazione del progetto per un importo complessivo di 25 milioni di euro (50% a carico della Regione e 50% Enel).

"Il genio civile regionale - si legge ancora nell'indagine di Anche - ha l'incarico della progettazione degli argini di riparo dell'abitato di Laterina, mentre il comune di Laterina-Pergine dovrà realizzare gli argini di protezione degli edifici posti in aree a rischio idraulico. Il progetto è stato consegnato alla Regione Toscana e dovrebbe essere in fase di VIA.

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