rotate-mobile
Economia

Richiedere i dati catastali agli amministratori condominiali è illegittimo

Ultimamente si blatera sempre più a vanvera di una semplificazione nei rapporti tra i cittadini e il Fisco. Cosa a dir poco falsa, anzi proprio negli ultimi anni si è abbattuta un’altra pioggia di scartoffie, costose ed inutili e quindi dannose...

Ultimamente si blatera sempre più a vanvera di una semplificazione nei rapporti tra i cittadini e il Fisco. Cosa a dir poco falsa, anzi proprio negli ultimi anni si è abbattuta un’altra pioggia di scartoffie, costose ed inutili e quindi dannose, sui cittadini e sulle piccole attività. Tanto è vero che la categoria dei commercialisti, che di solito non brilla per aggressività, si è addirittura spinta a proclamare qualche mese fa uno sciopero. E stanno scoprendo le “gioie” della pseudo semplificazione fiscale anche una categoria meno abituata quale è quella degli amministratori condominiali. Infatti per questi professionisti è stato creato un obbligo fiscale nuovo di zecca. Come molti cittadini si saranno accorti a loro spese gli amministratori di condominio si stanno arrabattando, proprio in questi giorni, per trovare i dati catastali degli immobili dove sono stati fatti dei lavori che danno diritto al recupero di un po’ di tasse, invero poche e senza fretta, in dichiarazione dei redditi. Ricerca che ovviamente ricade sui proprietari, e che sta mettendo in confusione molte famiglie, specialmente gli anziani soli che si trovano in maggiori difficoltà con la burocrazia. Il motivo in questo caso sarebbe il più nobile, cioè fornire i dati che servono per la fare la dichiarazione dei redditi pre-compilata, insomma per venire incontro alle persone. Come viene fatto con le spese mediche, per esempio. Peccato, però, che in questo caso vengano richieste informazioni non indispensabili per fare la dichiarazione pre-compilata, quali sono i dati catastali degli immobili dove sono stati fatti i lavori. Perché vengono richiesti i dati catastali? Forse per detrarre le spese mediche nella dichiarazione pre-compilata vengono richieste le radiografie o le analisi del sangue del contribuente? La richiesta dei dati catastali serve solo per l’attività di controllo dell’amministrazione finanziaria. Però il Fisco i dati catastali li ha già e, guarda caso, presso un proprio ufficio, che una volta si chiamava proprio Catasto, facilmente reperibili con il semplice codice fiscale del singolo proprietario. Codice fiscale che potrebbe essere, insieme all’importo della spesa sostenuta, l’unico dato giustamente richiedibile all’amministratore del condominio. Ma non basta, esiste anche una legge, tanto pomposamente quanto inutilmente chiamata statuto del contribuente, che impedisce all’amministrazione finanziaria di richiedere dati ed informazioni dei quali è già in possesso, quali sono senza dubbio i dati catastali. Ed allora, come la mettiamo? Capiamo che è molto più semplice per il Fisco far trangugiare un bel decreto a Lorsignori, che tanto di solito non si intendono di niente e, sempre per confermare la certezza che tra legalità e giustizia troppo spesso in Italia c’è un abisso, ritrovarsi scodellate più informazioni possibili belle riordinate in un unico documento da esaminare con tutto comodo. E’ purtroppo sempre il solito metodo. Invece di sforzarsi di richiedere ai cittadini il minimo delle informazioni, cioè quelle assolutamente indispensabili, si preferisce richiedere di tutto e di più. Così imponendo ai cittadini costi, perché questi adempimenti costano, e disagi alle famiglie, specialmente agli anziani. Il tutto sempre alla faccia dei vaneggiamenti attorno ad una semplificazione dei rapporti tra il cittadino e lo Stato. E poi Lorsignori si meravigliano di continuare a perdere elezioni e referendum a raffica. Quando riusciranno a capire che a votare ci vanno gli italiani e non solo qualche burocrate romano, o europeo?

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Richiedere i dati catastali agli amministratori condominiali è illegittimo

ArezzoNotizie è in caricamento