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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Renato Pancini confermato alla guida del gruppo dei pizzaioli di Confcommercio

Insieme a Renato Pancini è stato riconfermato nella carica di vicepresidente Carlo Caldiero, entrambi potranno avvalersi di un consiglio direttivo composto da sette membri

Renato Pancini, 58 anni, resta alla guida delle pizzerie aretine di Confcommercio per i prossimi cinque anni. Una conferma importante, per il proprietario dei locali al Foghèr e al Foghèr Classic di Ponte alla Chiassa e Arezzo, che incassa la fiducia dei colleghi per il secondo mandato consecutivo.

L’Associazione Pizzerie Aretine è nata nel 2015 proprio sotto la presidenza di Pancini ed è stata la prima in Italia a voler unire i professionisti della pizza con l’obiettivo di rendere questo piatto, simbolo per eccellenza della cucina italiana, un alimento di punta del menù di aretini e turisti, sottraendolo dalla massificazione del “fast food” e caratterizzandolo invece per la qualità delle materie prime e della lavorazione.  Un impegno che, non a caso, in questi anni ha portato le pizzerie aretine nelle top list nazionali.

Da sottolineare anche l’italianità del logo studiato per l’associazione da un vero ‘guru’ dell’immagine, Giuseppe “Sugar” Angiolini: due pomodori, uno rosso ed uno verde, uniti da una mozzarella filante bianca.

Insieme a Renato Pancini è stato riconfermato nella carica di vicepresidente Carlo Caldiero, titolare ad Arezzo dello storico “Mivà” in zona San Lorentino. Entrambi potranno avvalersi di un consiglio direttivo composto da sette membri: Salvatore Billi, Valentino Caldiero, Marco Dini, Mauro Ghinassi, Massimo Piovosi, Claudia Testi e Rossella Testi. Un consiglio giovane (età media 37 anni) ma con diversi volti notissimi della ristorazione aretina e, per la prima volta, l’ingresso di due donne. La segreteria della categoria in Confcommercio è affidata a Cristiano Beligni.

"Porterò avanti con impegno e dedizione il mio ruolo nel segno della continuità e dell'innovazione – sottolinea Renato Pancini – il nostro lavoro si focalizzerà ancora su formazione, gestione del personale, un collegamento sempre più stretto con le scuole alberghiere, infine la collaborazione tra i nostri locali e la cura dell’accoglienza: queste per noi sono le chiavi del successo per la pizzeria del futuro, e in generale per la ristorazione. Lo sviluppo del digitale sarà un altro punto di forza delle nostre proposte formative. I mesi del lockdown ci hanno tolto molto ma ci hanno anche insegnato ad utilizzare in maniera sempre più massiccia nuovi sistemi di comunicazione con i clienti, App di prenotazione, menù digitali. I consumatori non torneranno indietro rinunciando a certe comodità e chi non lo ha fatto dovrà adeguarsi in fretta ad un mercato che è cambiato moltissimo rispetto a soli due anni fa”.

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