La moda italiana piace sempre più all'estero: Prada gigante dei ricavi

La moda Made in Italy continua a trainare le vendite nazionali all'estero. E un ruolo da assoluto protagonista continua a giocarlo Prada. Lo spiega il rapporto sul settore realizzato da R&S Mediobanca (e pubblicato dal Sole 24 Ore) sulla base degli ultimi bilanci (2016) di 146 società con fatturato superiore ai 100 milioni. Il rapporto "conferma che il comparto - spiega il Sole - cresce più della grande manifattura per ricavi, utili e forza lavoro. L’unico neo sono i margini che, sebbene ancora buoni, risultano in flessione".

Le vendite all’estero delle aziende di moda italiane rappresentano quasi i 2/3 dei ricavi totali: il 64,4%, facendo registrare il +24,7% rispetto al 2012. Le 146 società censite nel 2016 hanno fatto registrare un giro d'affari da 66 miliardi, ma il 40% fa capo a gruppi esteri che hanno acquistato brand nazionali (e Prada è il primo per fatturato italiano al 100%).

La concentrazione - spiega il Sole - è un trend irreversibile, con i primi 15 gruppi della moda che assommano il 53% del fatturato del settore, il 67% degli utili e il 63% della forza lavoro. Le 15 aziende al top hanno registrato infatti un giro d’affari di 30,3 miliardi.

La classifica italiana

In Italia il primo gruppo è Luxottica (che però ora è aggregata con i francesi di Essilor) i ricavi nel 2016 sono stati pari a 9,1 miliardi. Prada, italiana al 100%, è sui 3,2 miliardi. Armani è al terzo posto con 2,5 miliardi. Ma sono altre le realtà più dinamiche: Valentino (+155,6% di ricavi nel quinquennio 2012-2016), Moncler (+66,8%) e Calzedonia (+41,6%).

@MattiaCialini