Poca differenziata e la Tari tartassa. Arezzo: ecco gli aumenti per le imprese
La Tari pesa, eccome, ad Arezzo. Sulle famiglie e sulle imprese. Tempi in cui le tasse dovrebbero retrocedere per incoraggiare i consumi, vedono le imposte bloccate, se non in salita. Il caso preso in esame dal Sole 24 Ore di oggi, alle pagine 6 e...
La Tari pesa, eccome, ad Arezzo. Sulle famiglie e sulle imprese. Tempi in cui le tasse dovrebbero retrocedere per incoraggiare i consumi, vedono le imposte bloccate, se non in salita. Il caso preso in esame dal Sole 24 Ore di oggi, alle pagine 6 e 7, è quello dell'imposta sui rifiuti che ha sostituito le non meno malevole Tares e Tarsu. Si è da poco chiuso il conto sui tributi dell'anno 2015 e il laboratorio Ref Ricerche ha pubblicato un'indagine con le tariffe dei 104 comuni capoluoghi d'Italia.
Abitazioni
Arezzo, secondo la ricerca, è al settantesimo posto per “leggerezza” della Tari, una posizione ben poco lusinghiera. Il caso che il Sole esamina è quello di un appartamento di 100 metri quadri in cui abita una famiglia di 5 persone. A parità di condizioni ed escluse le agevolazioni concesse dalle singole amministrazioni (Arezzo – come tanti altri Comuni - ne ha, ma la classifica non ne tiene conto), il peso del balzello ad Arezzo è di 343 euro all'anno: più tendente al massimo di Cagliari (525) che al minimo di Fermo (60 euro).
E per non azzardare paragoni con realtà (felici) troppo lontane, come va in Toscana? Mediamente meglio che ad Arezzo. A Firenze per la Tari si spendono 240 euro, a Siena 266, a Lucca 293. I comuni capoluogo più “vampiri” sono Grosseto con 448, Pisa con 425 e Massa con 365. Ad Arezzo, semmai, va bene il trend: tra il 2014 e il 2015 non ci sono stati aumenti a differenza delle altre realtà regionali, Prato esclusa dove si registra addirittura un calo (-0,8%) e ora si pagano 301 euro all'anno.
La graduatoria (Tari per 100 mq)
1. Firenze 240 euro (+4,5%)2. Siena 266 euro (+2,6%)
3. Lucca 293 euro (+2,2%)4. Prato 301 euro (-0,8%)
5. Pistoia 305 euro (+3,7%)6. Arezzo 343 euro (+0,0%)
7. Livorno 361 euro (14,8%)8. Massa 365 euro (+4,5%)
9. Pisa 425 euro (+3,0%)10. Grosseto 448 euro (+3,2%)
Buone pratiche e tariffe
Sono tante le variabili in gioco che determinano le disparità di Tari tra le varie realtà comunali: i trasferimenti statali, le politiche locali. Ma, non ultimo, c'è anche il fattore differenziata. “Uno scenario – recita il Sole - che in parte rispecchia il grado di efficienza della gestione rifiuti urbani sul territorio: è vero infatti che - secondo le rilevazioni Ispra relative al 2014 - il Nord produce più tonnellate del Centro e del Sud (13,8 milioni contro rispettivamente 6,6 e 9,3 milioni), ma il Nord vanta anche le quote più alte di raccolta differenziata (Rd)”. E il Nord è, mediamente, la zona con le tariffe più basse.
C'è poi il quadro della Tari per le imprese. E nella tabella offerta dal Sole 24 ore, emerge con chiarezza la stagione di aumenti che ha caratterizzato il triennio 2012-2015. Praticamente ovunque i prelievi sono schizzati in alto, ricorrendo al principio - voluto dall'Unione Europea - della full cost recovery, in base al quale il servizio deve interamente ripagarsi da sé. Pertanto, nel tempo, in bolletta – e quindi a carico di imprese e cittadini - sono stati aggiunti i costi degli investimenti.
L'analisi di Ref Ricerche prende in considerazione quattro tipi di utenze non domestiche: un ristorante di 180 mq, un negozio di parrucchiere da 70 mq, un ufficio da 150 mq, un'impresa alimentare da 3mila mq. Ecco le tariffe di oggi ad Arezzo e la variazione rispetto al 2012 (tariffe al mq):
Ristorante: 16,48 euro (+17%)
Parrucchiere: 3,71 euro (+19%)Ufficio: 4,69 euro (+20%)
Impresa alimentare: 2,55 euro (+21%) @MattiaCialini