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Pensioni. Epaca Arezzo: "Requisiti più stringenti per opzione donna"

L’altra novità è che la misura sarà riservata esclusivamente a caregiver, licenziate o dipendenti da imprese in crisi e invalide al 74%, divenendo così molto simile ad Ape Sociale

Opzione Donna 2023: cambiano le regole di accesso per il pensionamento anticipato riservato alle donne. La proroga alla misura prevista dalla nuova manovra finanziaria del Governo ha introdotto però importanti e più stringenti novità: in primis la scelta di modificare l’età di accesso alla prestazione, a seconda del numero di figli. Oltre ai canonici 35 anni di contribuzione, l’uscita sarà, infatti, possibile con 58 anni di età, con due o più figli, 59, con un figlio, negli altri casi a 60. A fare il punto è Epaca Arezzo, Ente di Patrocinio e Assistenza per i Cittadini e l’Agricoltura i Coldiretti. 

L’altra novità è che la misura sarà riservata esclusivamente a caregiver, licenziate o dipendenti da imprese in crisi e invalide al 74%, divenendo così molto simile ad Ape Sociale.

Epaca ricorda infine che la stretta non riguarda coloro che hanno maturato (o che matureranno) i requisiti anagrafici e contributivi previsti a legislazione vigente (cioè 58/59 anni di età unitamente a 35 di contributi) entro il 31 dicembre 2021. E ciò ancorché la decorrenza della pensione si collochi successivamente al 31 dicembre 2022. Per queste platee non cambia nulla, potranno continuare ad uscire senza il rispetto dei nuovi paletti imposti dalla finanziaria 2023.

La domanda può essere presentata tramite il Patronato Epaca. Per saperne di più contatta l’ufficio Epaca più vicino a te. Trovi tutti i recapiti su www.epaca.it

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