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Odontotecnici, passi avanti per il nuovo profilo professionale Farsetti: "Confartigianato in prima fila nella battaglia"

L'attività di questa figura è a tutt’oggi regolata da un Regio Decreto del 1928. Il nuovo profilo professionale era stato già predisposto fin dal 2007 ma si erano verificati poi una serie di intoppi che avevano bloccato la situazione

Passi avanti nella lunga battaglia degli odontotecnici volta ad ottenere il riconoscimento di un profilo professionale adeguato al ruolo e all'importanza di questa figura, la cui attività è a tutt’oggi regolata da un Regio Decreto del 1928.

"Speriamo che sia finalmente la volta buona - commenta il presidente provinciale degli Odontotecnici di Confartigianato Arezzo, Giampaolo Farsetti - e che giunga in porto velocemente il Disegno di legge presentato in proposito al Senato dalla senatrice Paola Boldrini".

Il nuovo profilo professionale degli Odontotecnici era stato già predisposto fin dal 2007 ma si erano verificati poi una serie di intoppi che avevano bloccato la situazione.

"Si - conferma Farsetti - la Commissione per l’individuazione del profilo professionale dell’odontotecnico, istituita presso il Consiglio Superiore di Sanità con Decreto del Ministro della Salute del 6 giugno 2007, con riferimento all’art. 5, comma 3, Legge 1 febbraio 2006, n. 43, espresse, a maggioranza, parere favorevole all’individuazione del profilo di odontotecnico quale professionista sanitario. L'iter però si interruppe per la revisione del Titolo V della Costituzione, poi era stato successivamente riproposto attraverso motivata istanza di riconoscimento della professione sanitaria dell’odontotecnico ai sensi della Legge 3/2018 cd. “Legge Lorenzin”, ma aveva ricevuto il diniego dello stesso ministero, decisione che Confartigianato aveva deciso di impugnare, proponendo ricorso al Tar del Lazio, un ricorso che resta a tutt’oggi senza esito".

Gli Odontotecnici non si sono però dati per vinti e attraverso le Organizzazioni di rappresentanza della Categoria hanno iniziato un percorso a livello politico di verifica di possibili alternative all’iter previsto dalla Legge 3/2018, che ha portato alla presentazione in Senato del Ddl 2203, a firma della Sen. Paola Boldrini.

"Alla senatrice Boldrini - continua Farsetti - va il più sentito ringraziamento di Confartigianato Odontotecnici per la sensibilità dimostrata nei confronti di una tematica di grande impatto sul benessere della collettività.

Il testo proposto ricalca sostanzialmente lo schema di profilo professionale già approvato  nel 2007 e quindi è già legittimato dal massimo organismo scientifico del Ministero della salute e prevede l’istituzione della professione sanitaria di odontotecnico, da inserire nel quadro delle professioni sanitarie, quale professione afferente all’area tecnico-assistenziale della filiera della tutela della salute dentale.
L’approvazione di questa norma - aggiunge il presidente degli Odontotecnici -  sarebbe quanto mai opportuna ed urgente anche alla luce del diritto europeo sul versante della valutazione di conformità, della vigilanza, della sorveglianza sul mercato e della tracciabilità dei dispositivi, che i limiti dettati dal profilo attualmente in vigore rendono di difficile se non impossibile applicazione".

Per il nuovo profilo, che dovra' aggiungersi alle professioni sanitarie esistenti, e che avrà caratteristiche ben distinte da quelle dell' odontoiatra,  il percorso formativo, che oggi avviene a livello di scuole di istruzione secondaria, dovrebbe venir affidato all’Università e, in particolare, alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, in collaborazione con altre Facoltà.
 

"Contiamo - auspica  Farsetti - in una rapida approvazione della norma, oggi resa ancora più necessaria in un mercato in continua evoluzione e che registra un passo avanti in questo senso per quanto concerne il nuovo Regolamento Europeo  2017/745 sui dispositivi medici che andrà a sostituire completamente la Direttiva 93/42.
 

In questo contesto - conclude - ben si comprende come sia totalmente inadeguato il vecchio profilo, come descritto dal Regio decreto 31 maggio 1928 n° 1334, che  classifica l’attività di Odontotecnico come “Arte  ausiliaria della professione sanitaria” sostenendo che “è in ogni caso vietata agli Odontotecnici di esercitare anche alla presenza ed in concorso del medico o dell’abilitato all’odontoiatria, alcuna manovra, cruenta o incruenta, nella bocca del paziente”.

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