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Obbligazioni cointestate, norme per l'arbitrato e tutti gli esclusi. Le domande appese al taccuino di Zanetti

Un arbitrato ancora non normato, criteri non chiari sulle obbligazioni cointestate, quelle vendute sul mercato secondario, l'inserimento nel monte del reddito mobiliare per accedere al rimborso automatico,  del valore delle stesse subordinate...

Un arbitrato ancora non normato, criteri non chiari sulle obbligazioni cointestate, quelle vendute sul mercato secondario, l'inserimento nel monte del reddito mobiliare per accedere al rimborso automatico, del valore delle stesse subordinate azzerate e poi tutti coloro che sono rimasti fuori. Sono ancora molti gli aspetti tecnici che la politica deve chiarire e che per adesso restano appesi agli appunti presi nel taccuino dal viceministro all'economia Enrico Zanetti dopo le quasi tre ore trascorse alla Borsa Merci ad Arezzo per l'incontro organizzato da Cgil e Federconsumatori con la presenza del presidente nazionale Rosario Trefiletti, dal titolo "siamo fuori dal tunnel?"

La presenza del viceministro è arrivata a distanza di dieci giorni dall'emanazione del decreto per i rimborsi agli obbligazionisti e molte delle domande poste hanno riguardato proprio gli aspetti ancora oscuri nelle menti di chi deve decidere quale percorso intraprendere per tentare di riavere indietro i risparmi persi con le obbligazioni subordinate azzerate dal decreto del 22 novembre scorso. Se il meccanismo automatico con i paletti fissati a 35 mila euro di reddito Irpef nel 2015 e/o i 100 mila euro di reddito mobiliare, oppure l'arbitrato dimostrando di aver ricevuto informazioni sbagliate o "avendo mifid stravolti" ha detto come esempio Zanetti.

L'aspetto più nebuloso è la mancanza delle modalità per accedere all'arbitrato che, in linea di massima, permette di puntare a riavere indietro il 100% dell'importo. Ma come dimostrare di avere subito l'ingiustizia? Quali documenti serviranno? Come e dove dovranno essere presentati? Tutto demandato ai decreti attuativi che dovrebbero arrivare nel giro di un paio di mesi. Sembra un gioco forza per spingere tutti verso i rimborsi automatici. Per gli altri aspetti tecnici che stridono con la realtà, come quello di considerare il valore delle subordinate azzerate nel conto del reddito mobiliare che deve rimanere sotto i 100 mila euro per poter accedere al rimborso automatico, sarà decisiva la battaglia a suon di emendamenti al decreto in parlamento.

alvise-aguti"Il problema non è risolto - ha detto nel suo intervento Alvise Aguti, il referente tecnico dell'associazione Vittime del Salva Banche - in realtà verranno rimborsati il 50% degli obbligazionisti, l'altro 50% è escluso dalla possibilità di andare al rimborso diretto, si parla di 5/6000 risparmiatori. E perché non potranno accedervi? Magari perché nel 2015 hanno guadagnato qualcosina in più? Dalla possibilità di avere l'80% di rimborso, queste persone andranno alla lotteria dell'arbitrato perché non c'è nessuna gradualità nel meccanismo del rimborso automatico. Ma succederà anche di peggio, mettiamo due persone che non hanno requisiti per accedere all'arbitrato, uno sarà rimborsato e uno no, sarà rimborsato colui che ha 40 appartamenti, magari ha milioni in obbligazioni e nel conto corrente, costui potrà accedere all'80%, ma paradossalmente non lo potrà fare magari chi solo in quell'anno, per esempio per una liquidazione, ha avuto un reddito Irpef di 35.500 euro. Questo non lo accettiamo, il problema non è da considerarsi risolto."

borsa_merci_trefilettiL'assemblea si è tenuta nel giorno in cui la Guardia di Finanza, che affianca la procura di Arezzo nelle indagini su Banca Etruria ha affermato in maniera ufficiale che sono stati acquisiti nuovi documenti nell'istituto di via Calamandrei ed è stata individuata una cabina di regia tra i dirigenti della banca che si occupava del piazzamento delle subordinate. Una vicenda che è entrata a più riprese nel dibattito.

"Non mi accontenterò fino a che questa vicenda non sarà chiusa e stiamo lavorando anche per i piccoli azionisti - ha detto a più riprese Rosario Trefiletti - al governo chiediamo che agisca in modo rapido, noi siamo pronti a presentare tutti i documenti che serviranno per i rimborsi, ma il governo deve accelerare i tempi nel ridare i soldi ai risparmiatori. Dal fronte della magistratura pure ci attendiamo che chi ha commesso reati all'interno di Banca Etruria paghi, nei processi che ci saranno ci costituiremo parte civile."

letizia-giorgianniL'assemblea ha avuto momenti accesi con scambi anche tesi, con i risparmiatori che hanno chiesto a gran voce di parlare, con alcune contestazioni nei confronti dell'A.D. di Nuova Banca Etruria Roberto Bertola che ha ricordato a tutti "l'importanza di difendere la banca del territorio anche in vista della vendita". Proprio a lui Letizia Giorgianni, presidente delle Vittime del Salva-Banche ha domandato se i dirigenti che hanno operato negli anni passati per la vendita delle subordinate fossero ancora al loro posto, oppure fossero stati rimossi, una condizione questa perché i risparmiatori potessero tornare ad avere fiducia. Poi le altre domande, Norina Vieri che ha raccontato la sua storia di piccola azionista e che h chiesto al rappresentante del governo di tenere in considerazione le istanze anche dei possessi di azioni, poi Vincenzo Lacroce che ha chiesto perché Banca Etruria è stata fatta fallire se aveva una copertura dei crediti deteriorati al 55 %, ben più alta di Banca di Vicenza e Veneto Banca che invece vengono salvate. E poi Silvia Battistelli che ha chiesto perché i risparmiatori delle quattro banche oggetto del decreto del 22 novembre scorso saranno gli unici azzerati nella storia, visto che adesso per i salvataggi è stato varato il fondo Atlante.

Molti i dipendenti di Banca Etruria presenti insieme ai loro rappresentanti sindacali. E forse per la prima volta queste due categorie, quella dei risparmiatori azzerati e quella dei bancari ha avuto qualche momento di vicinanza nel corso della discussione, con alcuni di loro che alla figura di dipendente della banca assomma sulla sua stessa persona anche quella di azzerato di azioni ed obbligazioni. Uno degli obiettivi dell'assemblea pubblica, oltre a fare quanta più chiarezza possibile sul decreto, era probabilmente fare incontrare e avviare alla pacificazione queste due fasce di popolazione aretina che molto spesso si sono guardate da lontano e con rabbia.

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