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Economia

Oltre 200 nuove aziende nell'Aretino e calo delle chiusure. Camera di Commercio: "Necessario consolidare la ripresa"

Dopo tre anni caratterizzati da un deciso segno negativo, nel 2021 il saldo fra iscrizioni e cessazioni torna decisamente in positivo (+212)

Le imprese neonate in provincia di Arezzo sono 212 in più rispetto allo scorso anno mentre, quelle che hanno cessato la loro attività, contano un calo di 162 unità attestandosi su un complessivo di 842 chiusure. Sono questi i dati registrati dalla Camera di Commercio di Arezzo e Siena riguardanti il primo semestre 2021. In tutto, le nuove realtà produttive sono 1.054 con un incremento del 25,2% in termini relativi al quale si accompagna una decrescita del 16,1% delle cessazioni (-162 unità rispetto all'anno precedente). Dunque, dopo tre anni caratterizzati da un deciso segno negativo, nel 2021 il saldo fra iscrizioni e cessazioni torna decisamente in positivo (+212).

“I dati della demografia delle nostre imprese al 30 giugno – commenta Anna Lapini vice presidente vicaria dell’ente camerale - evidenziano una decisa ripresa della natalità da collegare ad un miglioramento del clima di fiducia generale anche se permangono ancora elementi di incertezza ancora legati all’andamento pandemico. Il miglioramento osservato non è però sufficiente a colmare le flessioni subite nei trimestri precedenti: a metà anno, infatti, si contavano in provincia di Arezzo 36.900 imprese, in diminuzione delle 0,7% rispetto alle 37.164 della metà del 2020. Se consideriamo anche le unità locali il numero sale a 44.961 unità. Per quanto concerne le imprese femminili, a giugno 2021 erano 8.704 in provincia di Arezzo, in diminuzione dell’1% rispetto al 2020: si tratta di un andamento non molto dissimile da quello complessivo. I settori in cui le imprese femminili hanno maggiore rilevanza sono: le altre attività di servizi in cui rappresentano oltre la metà delle imprese del settore (58,9%), sanità e assistenza sociale (39,2%), i servizi di alloggio e ristorazione (31,7%)e istruzione (31,2%). Fra i principali settori, quelli che hanno contribuito a determinare il segno negativo della variazione rispetto al 2020 sono: agricoltura (-1,8%), manifatturiero (-0,9%), commercio (-1,4%), servizi di alloggio e ristorazione (-1,7%) mentre i settori che hanno permesso invece di limitare le perdite fanno praticamente tutti parte del terziario: attività finanziarie e assicurative (+5,5%), attività professionali e tecniche (+5,3%), servizi informazione e comunicazione (+2,6%) e trasporti (+2%). Nel loro complesso quindi le imprese in rosa rappresentano il 23,6% del totale con una distribuzione più elevata nel commercio, in cui opera poco meno di una impresa femminile su quattro (2.007 imprese, 23% del totale), nell’agricoltura (1.678 imprese, 19% del totale) e nel  manifatturiero (1.118 imprese, 12,8% del totale)".

"Registriamo nei primi sei mesi dell’anno - sottolinea Marco Randellini, segretario generale della Camera di Commercio di Arezzo-Siena - una dinamica delle aperture di nuove attività più in linea con il periodo pre-pandemia. Un segnale positivo che si accompagna però ad elementi di più forte preoccupazione: un’evoluzione delle cancellazioni nettamente sotto la media degli ultimi anni e un dato fortemente negativo che interessa gli addetti delle imprese aretine. Il dato sulle cancellazioni, di per sé non certamente negativo, è, con molta probabilità, fortemente condizionato dalle misure di sostegno messe in campo in questi mesi dal governo nazionale. Ciò ci porta ad ipotizzare l'esistenza di una "platea nascosta" di imprese che in circostanze diverse avrebbero già cessato l'attività. Più evidenti invece, sul fronte occupazionale, le ripercussioni delle difficoltà che hanno interessato le nostre aziende, nonostante le straordinarie misure di salvaguardia messe in campo nel corso dell’emergenza sanitaria ed economica. Diminuiscono infatti vistosamente sia gli addetti operanti nelle varie strutture delle imprese della provincia (-4,9%), che quelli delle varie localizzazioni aziendali presenti in provincia (-4,7%). Numeri che evidenziano come sia necessario un più forte consolidamento della ripresa economica in atto. Tornando all’analisi della demografia del primo semestre 2021 erano  2.630 le imprese giovanili (imprese in cui la partecipazione di controllo e proprietà è detenuta in maggioranza da persone di età inferiore a 35 anni) con sede in provincia di Arezzo. Le imprese giovanili hanno confermato la loro grande vitalità: sono nate infatti nei primi sei mesi dell’anno 293 nuove aziende e ne sono state chiuse solo 68. Il bilancio a metà anno è quindi ampiamente positivo: +225 imprese. Il dato sembra contraddittorio rispetto alla diminuzione dello 0,5% registrata rispetto all’anno precedente: il motivo di questa discrepanza è da individuare nel fatto che la classe imprenditoriale è soggetta ad un progressivo invecchiamento, ragione per cui i saldi positivi della demografia imprenditoriale giovanile non riescono a bilanciare i flussi negativi dovuti al passaggio degli imprenditori al di sopra della soglia dei 35 anni. I giovani forniscono comunque un contributo determinante alla natalità imprenditoriale visto che più di una nuova attività su quattro (28%) è costituita da under 35. Si tratta di un risultato di rilievo se si pensa che le imprese giovanili rappresentano soltanto il 7,1% delle 36.900 aziende che costituiscono il sistema imprenditoriale aretino. Per quanto riguarda le imprese straniere della provincia di Arezzo quelle cioè in cui la partecipazione di persone (titolari di carica o di quote societarie) non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50%, nei primi sei mesi del 2021 risultano cresciute del 5,1%, arrivando a toccare quota 4.514. Circa una su tre (31,5%) opera nel settore delle costruzioni e più di una su cinque nel commercio (22,2%). Presenze significative anche nel manifatturiero (16,5%), nell’agricoltura (6,4%) e nei servizi di alloggio e ristorazione (6,2%). Per meglio analizzare questo processo di continua crescita che va in senso contrario rispetto a quello degli imprenditori di nascita italiana, si possono esaminare i dati dei titolari di carica secondo la loro nazionalità. Innanzitutto, fra gli stranieri la crescita non è assolutamente omogenea: nel 2020 i soggetti extra-comunitari sono infatti cresciuti molto di più rispetto ai comunitari (+6,6% contro +2,2%). Fra i comunitari, tutte le principali nazionalità sono in aumento: a cominciare dalla nazionalità romena (che rappresenta circa il 69% dei comunitari) che nell’ultimo anno presenta una crescita del 2,8%, per proseguire con i tedeschi (+2,8%) e i francesi (+6%). In flessione, invece, britannici (-1,8%) e polacchi (-1,2%). Anche fra gli extra-comunitari crescono tutte le principali nazionalità, ma con passo molto diverso: spicca fra tutte la crescita dei nigeriani (+30,3%), dei pachistani (+8,2%) e degli albanesi (+7,5%) che costituiscono con il 16% la nazionalità di gran lunga più numerosa fra gli imprenditori extra-comunitari.”

Il quadro complessivo

2° trim. 2021

2° trim. 2020

Var. %

Attive

32.232

32.096

0,4%

Sospese

34

42

-19,0%

Inattive

2.725

2.712

0,5%

con Procedure concorsuali

634

643

-1,4%

in Scioglimento o Liquidazione

1.275

1.671

-23,7%

Totale

36.900

37.164

-0,7%

Rispetto allo scorso anno sono aumentate dello 0,4% le imprese attive (136 unità) ma crescono dello 0,5% anche le inattive (13 unità). In diminuzione, invece, le imprese in scioglimento-liquidazione (-23,7%), quelle con procedure concorsuali aperte (-1,4%) e quelle sospese (-19%).

Le forme giuridiche

In termini numerici sono sempre le imprese individuali la forma giuridica numericamente più rilevante (19.278 unità), seguita da società di capitale (10.456 unità), società di persone (6.325 unità) e altre forme (841 unità). In termini relativi, tutte le tipologie di forma giuridica accusano delle flessioni: anche le società di capitale, che avevano sperimentato un percorso di crescita di lungo periodo, subiscono per la prima volta una battuta di arresto piuttosto evidente (-1,4%). Continua invece la tendenza al ridimensionamento per le società di persone (-1,3%). In lieve calo sia le imprese individuali che le altre forme (entrambe -0,2%).

2° trim. 2021

2° trim. 2020

Var. %

Società di capitale

10.456

10.600

-1,4%

Società di persone

6.325

6.411

-1,3%

Imprese individuali

19.278

19.310

-0,2%

Altre forme

841

843

-0,2%

Totale

36.900

37.164

-0,7%

I settori di attività

A livello di macro settori si ha una dicotomia fra una buona parte del comparto dei servizi che comunque prosegue nella sua crescita ed il resto dei settori che invece perdono terreno: parliamo in particolare di agricoltura (-1,5%), manifatturiero (-2,3%), commercio (-1,5%), trasporti (-3,2%), ma anche servizi di alloggio (-3,7%), attività immobiliari (-0,4%), istruzione (-1,4%) e attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (-0,2%).

All’interno del terziario aumenta il numero delle imprese di: servizi di informazione e comunicazione (+3,3%), attività finanziarie ed assicurative (+2,4%), attività professionali, scientifiche e tecniche (+4,4%), servizi di supporto alle imprese (+2,1%), sanità ed assistenza sociale (+1,1%), e altre attività dei servizi (+0,1%).

All’interno del comparto del commercio non ci sono eccezioni alla tendenza negativa evidenziata a livello aggregato: le imprese del commercio all’ingrosso-dettaglio-riparazione di veicoli diminuiscono dell’1,3%, quelle del commercio all’ingrosso-intermediari del commercio dell’1,5% ed, infine, si riducono dell’1,6% le imprese del commercio al dettaglio.

Il settore delle costruzioni, continua a evidenziare piccoli segnali di ripresa (+0,6%), probabilmente trainato da una domanda stimolata dai numerosi incentivi pubblici.All’interno del manifatturiero prevalgono i segni negativi: diminuiscono infatti le aziende delle industrie alimentari (-2%), del tessile (-6,6%), dell’abbigliamento (-1,8%) e della pelletteria-calzature (-3,7%), le industrie del legno (-3,6%), quelle dei prodotti di carta (-2,8%), stampa e riproduzione su supporti registrati (-5,3%), prodotti chimici (-2,3%), altri prodotti della lavorazione dei minerali non metalliferi (-4,4%), metallurgi (-1,9%), prodotti in metallo (-1,9%), l’elettronica (-4,3%), le apparecchiature elettriche (-2,8%), i macchinari (-3,4%), i mobili (-2,7%) e l’industria orafa (-2,8%).

Uniche eccezioni sono rappresentate dalle aziende di produzione delle bevande (+7,7%), quelle di produzione di articoli in gomma/plastica (+6,7%), quelle della fabbricazione di autoveicoli e rimorchi (+36,4%) e della fabbricazione di altri mezzi di trasporto (+18,2%).

Settore

2° trim 2021

2° trim 2020

Var %

A Agricoltura, silvicoltura pesca

5.679

5.768

-1,5%

B Estrazione di minerali da cave e miniere

25

28

-10,7%

C Attività manifatturiere

5.216

5.338

-2,3%

C10 Industrie alimentari

300

306

-2,0%

C11 Industria delle bevande

14

13

7,7%

C13 Industrie tessili

128

137

-6,6%

C14 Confezione di articoli di abbigliamento

549

559

-1,8%

C15 Fabbr. articoli in pelle e calzature

365

379

-3,7%

C16 Ind. legno e prod. in legno

269

279

-3,6%

C17 Fabbr. carta e prodotti di carta

35

36

-2,8%

C18 Stampa e riproduzione supporti registrati

89

94

-5,3%

C20 Fabbricazione di prodotti chimici

43

44

-2,3%

C22 Fabbr. articoli in gomma e mat. plastiche

48

45

6,7%

C23 Fabbr. altri prodotti minerali non metalliferi

174

182

-4,4%

C24 Metallurgia

52

53

-1,9%

C25 Fabbr. prodotti in metallo

718

732

-1,9%

C26 Prod. elettronica, ottica, elettromedicali…

67

70

-4,3%

C27 Fabbr. apparecchiature elettriche ...

105

108

-2,8%

C28 Fabbr. macchinari ed apparecchiature nca

170

176

-3,4%

C29 Fabbr. autoveicoli, rimorchi e semirimorchi

15

11

36,4%

C30 Fabbricazione di altri mezzi di trasporto

13

11

18,2%

C31 Fabbricazione di mobili

250

257

-2,7%

C3212 Fabbr. oggetti di gioielleria e oreficeria …

1.337

1.375

-2,8%

C33 Riparazione, manut. e install. macchine…

197

197

0,0%

D Fornitura energia elettrica, gas,...

115

109

5,5%

E Fornitura acqua; reti fognarie, gestione rifuti

67

64

4,7%

F Costruzioni

5.485

5.454

0,6%

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio

7.928

8.052

-1,5%

G45 Comm. ingrosso, dettaglio e riparazione veicoli

861

872

-1,3%

G46 Comm. ingrosso e intermediari commercio

2.920

2.964

-1,5%

G47 Commercio al dettaglio

4.147

4.216

-1,6%

H Trasporto e magazzinaggio

631

652

-3,2%

I55 Servizi di alloggio

367

381

-3,7%

I56 Attività dei servizi di ristorazione

2.214

2.215

0,0%

J Servizi di informazione e comunicazione

695

673

3,3%

K Attività finanziarie e assicurative

767

749

2,4%

L Attività immobiliari

2.005

2.014

-0,4%

M Attività professionali, scientifiche e tecniche

1.099

1.053

4,4%

N Noleggio, ag. viaggio, serv. supporto alle imprese

940

921

2,1%

P Istruzione

138

140

-1,4%

Q Sanità e assistenza sociale

176

174

1,1%

R Att. artistiche, sportive, intrattenimento e divertimento

480

481

-0,2%

S Altre attività di servizi

1.567

1.566

0,1%

X Imprese non classificate

1.306

1.332

-2,0%

Totale

36.900

37.164

-0,7%

Le imprese artigiane

Continua l’emorragia delle imprese artigiane: negli ultimi dodici mesi se ne sono perse altre 43, con una corrispondente variazione dello 0,4%.

Settore

2° trim 2021

2° trim 2020

Var %

A Agricoltura, silvicoltura pesca

143

145

-1,4%

B Estrazione di minerali da cave e miniere

4

4

0,0%

C Attività manifatturiere

3.074

3.132

-1,9%

E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d...

25

26

-3,8%

F Costruzioni

3.593

3.580

0,4%

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut...

465

466

-0,2%

H Trasporto e magazzinaggio

378

390

-3,1%

I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

203

206

-1,5%

J Servizi di informazione e comunicazione

72

57

26,3%

L Attività immobiliari

1

1

0,0%

M Attività professionali, scientifiche e tecniche

131

131

0,0%

N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp...

290

288

0,7%

P Istruzione

19

20

-5,0%

Q Sanità e assistenza sociale

3

4

-25,0%

R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver...

60

61

-1,6%

S Altre attività di servizi

1.271

1.264

0,6%

X Imprese non classificate

4

4

0,0%

Totale

9.736

9.779

-0,4%

Le imprese giovanili

Provincia di Arezzo

Imprese giovanili al 30/06/2021

% su tot. imprese giovanili

% su tot. imprese settore

Var.% su 2020

Agricoltura

364

13,8%

6,4%

0,8%

Manifatturiero

328

12,5%

6,3%

-2,1%

Fornitura di energia elettrica, gas …

4

0,2%

3,5%

-42,9%

Fornitura acqua, reti fognarie, depurazione..

5

0,2%

7,5%

0,0%

Costruzioni

367

14,0%

6,7%

-0,5%

Commercio

586

22,3%

7,4%

1,7%

Trasporto e magazzinaggio

26

1,0%

4,1%

4,0%

Servizi alloggio e ristorazione

249

9,5%

9,6%

-7,1%

Serv. informazione e comunicazione

66

2,5%

9,5%

22,2%

Attività finanziarie e assicurative

86

3,3%

11,2%

0,0%

Attività immobiliari

31

1,2%

1,5%

-3,1%

Attività professionali e tecniche

67

2,5%

6,1%

-4,3%

Noleggio, ag. viaggio, serv. supp. impr

85

3,2%

9,0%

-3,4%

Istruzione

10

0,4%

7,2%

25,0%

Sanità e assistenza sociale

10

0,4%

5,7%

0,0%

Att. artistiche, sportive, intratt. e divertim.

31

1,2%

6,5%

3,3%

Altre attività di servizi

158

6,0%

10,1%

0,0%

Imprese non classificate

157

6,0%

12,0%

-1,9%

Totale

2.630

100,0%

7,1%

-0,5%

Le imprese femminili

Provincia di Arezzo

Imprese femminili al 30/06/2021

% su tot. imprese femminili

% su tot. imprese settore

Var.% su 2020

Agricoltura

1.678

19,3%

29,5%

-1,8%

Estrazione da cave

8

0,1%

32,0%

-11,1%

Manifatturiero

1.118

12,8%

21,4%

-0,9%

Fornitura di energia elettrica, gas …

13

0,1%

11,3%

-13,3%

Fornitura acqua, reti fognarie, depurazione..

7

0,1%

10,4%

16,7%

Costruzioni

311

3,6%

5,7%

-2,2%

Commercio

2.007

23,1%

25,3%

-1,4%

Trasporto e magazzinaggio

52

0,6%

8,2%

2,0%

Servizi alloggio e ristorazione

818

9,4%

31,7%

-1,7%

Serv. informazione e comunicazione

120

1,4%

17,3%

2,6%

Attività finanziarie e assicurative

172

2,0%

22,4%

5,5%

Attività immobiliari

466

5,4%

23,2%

-1,3%

Attività professionali e tecniche

219

2,5%

19,9%

5,3%

Noleggio, ag. viaggio, serv. supp. impr

267

3,1%

28,4%

1,5%

Istruzione

43

0,5%

31,2%

-4,4%

Sanità e assistenza sociale

69

0,8%

39,2%

-2,8%

Att. artistiche, sportive, intratt. e divertim.

128

1,5%

26,7%

0,8%

Altre attività di servizi

923

10,6%

58,9%

-0,4%

Imprese non classificate

285

3,3%

21,8%

-3,4%

Totale

8.704

100,0%

23,6%

-1,0%

Le imprese straniere

Provincia di Arezzo

Imprese straniere al 30/06/2021

% su tot. imprese straniere

% su tot. imprese settore

Var.% su 2020

Agricoltura

291

6,4%

5,1%

3,2%

Manifatturiero

747

16,5%

14,3%

2,2%

Fornitura di energia elettrica, gas …

2

0,0%

1,7%

0,0%

Fornitura acqua, reti fognarie, depurazione..

3

0,1%

4,5%

0,0%

Costruzioni

1.424

31,5%

26,0%

6,5%

Commercio

1.003

22,2%

12,7%

5,9%

Trasporto e magazzinaggio

58

1,3%

9,2%

7,4%

Servizi alloggio e ristorazione

281

6,2%

10,9%

2,9%

Serv. informazione e comunicazione

44

1,0%

6,3%

10,0%

Attività finanziarie e assicurative

18

0,4%

2,3%

12,5%

Attività immobiliari

46

1,0%

2,3%

0,0%

Attività professionali e tecniche

43

1,0%

3,9%

-4,4%

Noleggio, ag. viaggio, serv. supp. impr

118

2,6%

12,6%

11,3%

Istruzione

7

0,2%

5,1%

-36,4%

Sanità e assistenza sociale

5

0,1%

2,8%

0,0%

Att. artistiche, sportive, intratt. e divertim.

35

0,8%

7,3%

6,1%

Altre attività di servizi

156

3,5%

10,0%

6,8%

Imprese non classificate

233

5,2%

17,8%

6,4%

Totale

4.514

100,0%

12,2%

5,1%

Persone titolari di carica – provincia di Arezzo

Nazionalità

2° trim. 2021

2° trim. 2020

Var. %

Comunitaria

2.284

2.235

2,2%

Romania

1.572

1.529

2,8%

Germania

181

176

2,8%

Francia

123

116

6,0%

Gran Bretagna

109

111

-1,8%

Polonia

85

86

-1,2%

Extra U.E.

3.862

3.622

6,6%

Albania

614

571

7,5%

Pakistan

487

450

8,2%

Cina

354

347

2,0%

Marocco

340

326

4,3%

Bangladesh

331

319

3,8%

Svizzera

229

237

-3,4%

Nigeria

185

142

30,3%

India

174

176

-1,1%

Macedonia

104

111

-6,3%

Italiana

53.845

51.544

-1,4%

Non Classificata

71

72

-1,4%

Totale

57.062

57.473

-0,7%

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