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Economia

Preoccupazione per lavoratori e sportelli Mps ad Arezzo. I sindacati pensano allo sciopero

Dichiarazione di Fabio Faltoni, responsabile provinciale della Fabi, la Federazione Autonoma Bancari Italiani

C'è attesa e preoccupazione anche ad Arezzo per le sorti dei lavoratori e degli sportelli di Mps tanto che i sindacati hanno avviato la procedura per un eventuale sciopero. 

Da ricordare che da fine luglio, UniCredit ha cominciato ufficialmente l’analisi dei conti e della situazione generale del Mps al fine di valutarne l’acquisizione; il Monte dei Paschi un Mps per il 64% del suo capitale appartiene allo Stato, tramite il Ministero dell’Economia. Ed è proprio al Ministro dell’economia Daniele Franco, ex direttore generale della Banca d’Italia, che si sono rivolti la Fabi e tutti i sindacati della banca senese perché il Ministro Franco non ha ancora - e del tutto incomprensibilmente - convocato i rappresentanti dei 21mila lavoratori del Gruppo Mps.

E' in questo contesto di ssilenzio e di dubbi da dipanare che la Fabi e tutti i sindacati di Mps hanno avviato la procedura per la proclamazione di uno sciopero.

"Non è accettabile che i dipendenti, per tramite delle organizzazioni sindacali, vengano tenuti all’oscuro di tutto, in una fase così importante e preoccupante. Molte sono le domande che vorremmo rivolgere direttamente al Ministro, sul futuro dei lavoratori, delle filiali e degli uffici, sul mantenimento dei presidi territoriali; se non ci siano soluzioni alternative a UniCredit o qual è il vero interesse di UniCredit; sulle tutele occupazionali e di mobilità dei lavoratori tutti; sulla sorte delle società del Gruppo Mps; sugli eventuali esuberi di personale e sul loro trattamento; sulle eventuali determinazioni dell’Antitrust in merito alla concentrazione di filiali."

"Anche la Fabi di Arezzo esprime forte preoccupazione per questa mancata convocazione - al Ministero dell’Economia - dei sindacati, per questo strano silenzio del Ministro. Nella nostra provincia, UniCredit e MPS hanno insieme all’incirca 350 dipendenti (fra filiali e uffici) e una quarantina di sportelli, su un totale di tutte le banche attorno a 165. Per numero di filiali, Mps (circa 30) è la seconda banca della nostra provincia, dopo Intesa Sanpaolo, mentre Unicredit è la quarta, dopo Bper. Quindi Mps e UniCredit rappresentano realtà bancarie molto importanti anche ad Arezzo. C’è il timore - continua la Fabi - che, complici anche le elezioni parlamentari suppletive nel collegio di Siena, la politica voglia mettere mano pesantemente su questa importante operazione bancaria, al punto che - si legge - UniCredit potrebbe far slittare la sua decisione in una data successiva all’appuntamento elettorale di inizio ottobre. E quando parliamo di influenze politiche sulle vicende di una banca, ad Arezzo sappiamo bene a cosa ci riferiamo, andando con la memoria ai tempi di BancaEtruria e alle sue tristi vicissitudini. La Fabi, il primo sindacato nel settore bancario, agisce e agirà con forza e determinazione, per la massima tutela delle lavoratrici e dei lavoratori di Mps e UniCredit, così come per i clienti e per i territori di riferimento."

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