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Monitor Distretti, 1° trimestre 2017 positivo per Arezzo: export pelle e calzature +30%, oro + 5%

I risultati del primo trimestre 2017 delle esportazioni dei distretti tradizionali toscani evidenziano una crescita tendenziale del 7,6%, superiore al dato nazionale pari a 6,4%, che conferma la rilevanza della regione nelle specializzazioni...

I risultati del primo trimestre 2017 delle esportazioni dei distretti tradizionali toscani evidenziano una crescita tendenziale del 7,6%, superiore al dato nazionale pari a 6,4%, che conferma la rilevanza della regione nelle specializzazioni distrettuali con il 14% dell’export distrettuale italiano. Le esportazioni distrettuali toscane hanno raggiunto i 3,4 miliardi di euro, che rappresenta il miglior risultato del primo trimestre negli ultimi 10 anni.

Anche nell’economia regionale i distretti rivestono un ruolo primario: più del 40% delle esportazioni del manifatturiero sono legate ai distretti e generano circa l’80% dell’avanzo commerciale. Nell’analisi del Monitor dei Distretti della Toscana realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca CR Firenze, in questo primo trimestre tra le eccellenze toscane brilla il distretto della Pelletteria e calzature di Firenze, che si posiziona come il primo distretto tra i 147 monitorati a livello italiano in termini di crescita assoluta, con un incremento delle esportazioni rispetto a marzo 2016 di circa 120 milioni. È proprio il comparto moda che concentra i distretti più dinamici: la Pelletteria e calzature di Arezzo (+34 milioni, +30%), il Tessile e abbigliamento di Empoli (+23 milioni; +7,5%), e il Tessile e abbigliamento di Prato (+13 milioni; +4%). Da evidenziare inoltre, l’inversione di tendenza rispetto al 2016 per l’Oreficeria di Arezzo (+21 milioni; +5%), mentre rimane in calo il Calzaturiero di Lucca (-11 milioni; -14%), l’unico distretto del comparto moda in riduzione. Il distretto della Concia e calzature di Santa Croce inverte la tendenza degli ultimi due trimestri e ritorna con una variazione positiva (+1,9%), guidato dal comparto principale della concia (+2,7%), che riesce a compensare il leggero arretramento nelle calzature (-0,8%). Positivo anche il risultato del primo trimestre per il distretto delle Calzature di Lamporecchio, che registra una crescita del 3,2%. Consolida la crescita già realizzata nel 2016 il distretto del Florovivaismo di Pistoia (11%), e nel settore agroalimentare anche i Vini dei colli fiorentini e senesi crescono di circa 5 milioni (+3%), mentre a fronte di una campagna produttiva in forte riduzione, il distretto dell’Olio toscano segna un ritardo di circa 24 milioni rispetto al 2016 (-18%). Dopo un 2016 in leggero rallentamento, si conferma stabile il distretto del Cartario di Capannori (-0,2%), mentre il Marmo di Carrara mostra segnali di inversione di tendenza con una crescita del 5,2%.

In leggera contrazione il distretto delle Ceramiche di Sesto Fiorentino (-2,9%), legato in particolare alla riduzione sul mercato americano (-16,6%), che rappresenta il primo paese di destinazione delle ceramiche fiorentine. All’interno del comparto del mobile, risulta in controtendenza il calo subito dal distretto del Mobile di Quarrata (-10,5%) rispetto alla media del complesso dei distretti italiani del mobile, che nel primo trimestre 2017 hanno realizzato una crescita del +5,8%.

Il Polo farmaceutico toscano realizza nel primo trimestre 2017 un valore di esportazioni più che doppio rispetto al corrispondente periodo 2016 e passa da 160 milioni nei primi tre mesi del 2016 agli attuali 360 milioni di euro (+124%), rappresentando circa il 10% delle vendite all’estero effettuate dai poli farmaceutici monitorati a livello nazionale.

Il Paese che guida la crescita delle esportazioni distrettuali toscane è la Svizzera che, grazie anche al ruolo di polo logistico per alcuni importanti attori dei distretti della moda, ha incrementato di circa il 50% il valore del primo trimestre.

I mercati europei si sono dimostrati più dinamici rispetto al 2016; tra i mercati avanzati bene anche il Giappone, mentre il mercato americano evidenzia una riduzione del 10%. In ripresa anche l’export verso i mercati emergenti, tra i quali spicca l’incremento realizzato verso Hong Kong (+19,5%) e Cina (+10,1%), che hanno beneficiato dei maggiori flussi dal distretto orafo di Arezzo, del marmo di Carrara e della concia e calzature di Santa Croce. Sono tornate a crescere a ritmi elevati anche le vendite verso la Russia, che stanno beneficiando della ripresa in atto nell’economia e, più in particolare, del recupero del potere di acquisto delle famiglie e della fiducia degli imprenditori.

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