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Maternità e assistenza anziani: così le donne vengono discriminate al lavoro. Diritti e diversità, un convegno per abbattere le barriere

"Le donne, soprattutto in età fertile o in maternità, subiscono forti discriminazioni in ambito lavorativo". A confermarlo è la consigliera di parità della Provincia di Arezzo Silvia Russo che, sia come rappresentante sindacale che nel ruolo...

"Le donne, soprattutto in età fertile o in maternità, subiscono forti discriminazioni in ambito lavorativo".

A confermarlo è la consigliera di parità della Provincia di Arezzo Silvia Russo che, sia come rappresentante sindacale che nel ruolo istituzionale, ha incontrato in più di una occasione donne con problematiche legate al loro essere mamme lavoratrici.

Dunque se c’è un motivo di discriminazione, che si presenta con più probabilità all’interno di ambiti lavorativi è, nella maggior parte dei casi essere una donna, desiderare dei figli e creare una propria famiglia.

Un tema delicato quanto annoso che sarà al centro del convegno che svolgerà lunedì 4 giugno dal titolo “Diritti al lavoro #2, discriminazione e diversity management” che si svolgerà alla Borsa Merci.

La necessità di continuare a parlare di questi temi, legandoli indissolubilmente anche a quelli della diversità di orientamento sessuale, nasce proprio dalla consapevolezza di una forte componente di pregiudizi e situazioni di disagio.

“Nel mio ambito lavorativo - spiega Silvia Russo, consigliera di parità della Provincia di Arezzo - mi è capitato molto spesso di ricevere e accogliere donne che lamentavano grosse discriminazioni all’interno del posto di lavoro. Sul fronte degli omosessuali invece ancora è troppo presto perché questa fetta di popolazione venga a denunciare disagi o lamenti problematiche all’interno del posto di lavoro. La tendenza, fino a poco tempo fa, era quella di nascondersi e non denunciare. Oggi invece, soprattutto dopo la legge sulle unioni civili, questo scenario sta cambiando e sta uscendo dal guscio”.

Ma il tema centrale del convegno non sarà soltanto come prevenire o intervenire in caso di discriminazione ma bensì, come conciliare il benessere di chi lavora con le logiche di produzione e produttività e quale ruolo possono avere oggi le aziende nel progresso dei diritti civili.

“Affronteremo tematiche - spiega la presidente di Arcigay Chimera Arcobaleno Arezzo, Veronica Vasarri - legate non soltanto alla prevenzione ma anche alla valorizzazione delle differenze sia di genere che di orientamento sessuale. Questo perché siamo convinti che un buon posto di lavoro debba garantire anche il pieno inserimento di tutti i propri dipendenti”.

L’incontro è rivolto a tutte le associazioni di categoria, sindacati, centri per l’impiego, ordini professionali e principalmente aziende e datori di lavoro, con l’obiettivo di ribadire concetti di base sulle discriminazioni di genere e verso le persone LGBTI, stereotipi, condizione di minority stress e una guida all’utilizzo di un linguaggio corretto ed inclusivo, ma anche offrire una visione propositiva e positiva sulle possibilità di valorizzazione delle differenze introducendo il concetto del diversity management e condividendo buone prassi aziendali di inclusione di tutti e tutte.

Inizio dei lavori previsto per le 9,30, dopo i saluti istituzionali di Eleonora Ducci - vicepresidente della Provincia di Arezzo e Andrea Sereni - presidente della Camera di Commercio di Arezzo, interverranno Silvia Russo - Consigliera di Parità provinciale, Veronica Vasarri presidentessa Arcigay Arezzo Chimera Arcobaleno, Andrea Rubera - diversity & inclusion management specialist per Tim e Barbara Caponi - dipendente BHGE, membro del network LGBTA aziendale. Intorno alle ore 12 è prevista una tavola rotonda con dibattito e ed esperienze a confronto nella quale, oltre all’intervento di CNA FederModa, sono invitate ad intervenire tutte le aziende del territorio aretino che hanno già buone prassi interne di valorizzazione del personale o che siano interessate ad adottarne.

Durante il seminario, presso la Borsa Merci sarà allestita per l’intera giornata la mostra fotografica Regione Toscana rivolti ai partner della Rete Ready per progetti inerenti la sensibilizzazione e l’informazione sul mondo LGBTI e a contrasto di omo-bi-transfobia.

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