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Economia

Mascherine made in Arezzo. Dai big della moda all'artigiano: ecco chi ha riconvertito la produzione

Sul portale della Camera di Commercio, oltre ad essere fornite indicazioni utili alla realizzazione dei presìdi, vengono riportate anche le modalità corrette per la distribuzione

Tra le prime a mettersi a disposizione ci sono la Confenzioni Bilò e la Ade. Due aziende aretine, una di Levane e l'altra di Castiglion Fiorentino, particolarmente conosciute ed apprezzate nel settore dell'abbigliamento. Entrambe hanno deciso di combattere l'emergenza Covid-19 facendo quello che in cui riescono meglio: cucire, assemblare, dare forma ai tessuti, creare. Così è partita la produzione delle prime mascherine protettive made in Arezzo.

A loro, poco dopo, si sono aggiunti altri imprenditori che, in tutta libertà, hanno scelto di intraprendere la stessa strada. Ingram, Monnalisa, Prada, Di Grillo Giorgio Confezioni, sono soltano alcune delle realtà che non hanno esitato e, in tempi rapidissimi, hanno riconvertito parte della loro attività.

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Ma non è finita qui. Al 6 aprile 2020 la Camera di Commercio di Arezzo e Siena annovera tra i siti attivi nella creazione di questo specifico presìdio anche Busatti srl (Anghiari), Mantegari di Mantegari Stefano (Montevarchi), L'Arte pelle di Cocca Sergio (Civitella in Valdichiana), Alessandro Di Marco Srl (Bucine) e calzaturificio Sicla srl (Montevarchi). Da ultimo si è aggiunto anche Lebole, storico brand aretino del gruppo Textura, che ha reso pubblico il cambio (temporaneo) di rotta. L'azienda, vocata alle conferzioni uomo, ha deciso di non dare forma solo a mascherine igieniche protettive ma, anche, camici da lavoro. La produzione, interamente made in Italy è lavorata nello stabilimento di Castiglion Fibocchi e i primi capi saranno consegnati all'amministrazione comunale, al comando della locale stazione dei Carabinieri e a tutte le forze dell’ordine del territorio.

Un piccolo esercito destinato, con ogni probabilità, a crescere. In questo senso l’impegno della Camera di Commercio di Arezzo e Siena è volto al supporto di tutte le realtà che vorranno mettersi all'opera per realizzare i manufatti. L'ente, presieduto da Massimo Guasconi e dal segertario generale Marco Randellini, fornisce tutte le informazioni riguardo le procedure straordinarie introdotte dal governo con il Decreto Legge del 17 marzo.

"Un approfondimento rivolto - fanno sapere dalla Camera di Commercio - soprattutto a quelle aziende che, per natura e caratteristiche tecnologiche, possono rapidamente realizzare una riconversione produttiva in grado di contribuire all’obbiettivo generale di dotare tutto i nostri connazionali di mascherine chirurgiche e, per quelli impegnati nel sistema sanitario nazionale, di dispositivi di protezione individuale". 

Sul sito www.as.camcom.it sono reperibili tutte le informazioni generali, le note esplicative ed i modelli di autocertificazione richiesti per questa tipologia di dispositivi che, comunque, dovranno mantenere i necessari standard tecnici e qualitativi previsti.

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