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Logge del Grano tra bio e tradizione. Apre lo shop: vino, salumi e verdura

Si alzi il sipario. Un pezzo di storia aretina vivrà di nuovo: le Logge del Grano, rimesse in sesto, saranno riaperte da sabato 12 dicembre per ospitare un mercato permanente di prodotti del territorio, con particolare attenzione alla tradizione e...

Si alzi il sipario. Un pezzo di storia aretina vivrà di nuovo: le Logge del Grano, rimesse in sesto, saranno riaperte da sabato 12 dicembre per ospitare un mercato permanente di prodotti del territorio, con particolare attenzione alla tradizione e ai procedimenti biologici. Carne, frutta, verdura, olio, vino, prodotti lavorati. Resterà aperto dal lunedì al sabato, dalle 8,30 alle 20,30 e la prima domenica del mese in concomitanza con la Fiera Antiquaria. Previste anche aperture in particolari giorni festivi.

logge-grano-conf"Ci tengo a ringraziare la precedente amministrazione - attacca l'assessore alle attività produttive Marcello Comanducci - perché si conclude un percorso avviato da tempo, come nel caso della ex Bastanzetti e della Fortezza".

In prima linea la Camera di Commercio, che ha sostenuto il progetto: "Abbiamo creduto molto nelle logge del Grano - ha detto il presidente dell'ente camerale Andrea Sereni -. In questa iniziativa c'è un'attenzione particolare al territorio e anche al lavoro. Sono 10 i posti creati, tre assunzioni sono di ex dipendenti Cadla".

I dettagli del nuovo punto vendita sono stati illustrati da Antonio Tonioni, presidente delle Logge e da Giulia Bianchi, della cooperativa Margherita che gestirà lo shop. "Si è costituita una rete di 55 aziende del territorio. Altre 15 domande sono al vaglio e stiamo valutando l'eventuale ammissione, in base alle tipologie di prodotti proposti. Cerchiamo di avere la maggior varietà possibile nell'offerta - ha detto Tonioni - e di soddisfare il fabbisogno. Oltre ai prodotti tipici ci saranno anche quelli trasformati da artigiani che si baseranno su materie prime locali o su tradizioni del territorio. Ci siamo dati delle regole molto restrittive, a volte più del disciplinare previsto per determinati prodotti: ad esempio non sono ammessi additivi nei salumi".

L'idea è quella di creare uno shop per vendita diretta aziendale, eliminando passaggi intermedi e accorciando così la filiera. Lo spazio espositivo è di circa 430 metri quadri a terra, a cui se ne aggiungono altri 300 al piano superiore, ancora non utilizzato. "Ma stiamo programmando eventi formativi e degustazioni che faremo proprio al piano di sopra", ha aggiunto Tonioni.

La storia

"Le Logge del Grano - spiegano dal Comune di Arezzo - tornano quindi alle origini. Il fabbricato, infatti, faceva parte di un progetto redatto dall'ingegnere comunale Lorenzo Corsi nella seconda metà dell’800 per la sistemazione dell'area a valle della Badia delle Sante Flora e Lucilla, insieme alla creazione di un nuovo spazio urbano utilizzando l’orto della Badia stessa, che è poi diventato Piazza del Popolo. La struttura fu adibita a mercato coperto, all'interno del quale si commercializzavano cereali e grano, ed è proprio per questo motivo che dalla popolazione gli fu dato il nome di le Logge del Grano. Negli anni ‘30 del secolo scorso fu utilizzato come palestra dalle vicine caserme militari e dopo la seconda guerra mondiale, l'immobile divenne un’autostazione e parte dei suoi spazi interni e antistanti furono utilizzati come deposito per pullman. Negli ultimi anni il fabbricato ha svolto la funzione di uffici pubblici.

L’intervento, realizzato con un investimento complessivo di 1.418.000 euro, rientra nei progetti Piuss e ha quindi beneficiato di contributi europei e regionali per circa il 50%". @MattiaCialini
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