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Economia

Legge di stabilità 2016: analisi e prospettive con la direttrice delle politiche fiscali di Confindustria Francesca Mariotti

Si è svolto questo pomeriggio a Siena il convegno organizzato da Confindustria Toscana Sud dedicato all’analisi della Legge di stabilità 2016. Il provvedimento legislativo, centrale per il tessuto economico del nostro paese, è stato...

Si è svolto questo pomeriggio a Siena il convegno organizzato da Confindustria Toscana Sud dedicato all’analisi della Legge di stabilità 2016.

Il provvedimento legislativo, centrale per il tessuto economico del nostro paese, è stato approfonditamente analizzato dall’avvocato Francesca Mariotti, Direttrice delle politiche fiscali di Confindustria.

La Legge di stabilità è una delle più voluminose come impatto economico degli ultimi anni, movimenta, infatti, oltre 36 miliardi di euro. Sono state introdotte molte misure di interesse per le imprese con benefici per il settore produttivo di oltre 8 miliardi di euro, già nel 2016.

Questa legge di stabilità fa parte di una strategia fiscale, portata avanti da Confindustria, di riduzione del carico fiscale che grava sulle imprese, in particolare sui fattori della produzione.

La Direttrice delle politiche fiscali di Confindustria ha illustrato agli imprenditori senesi, aretini, grossetani ed ai dottori commercialisti presenti le misure pensate per sostenere gli investimenti delle imprese, la diminuzione del costo del lavoro e le norme, fortemente volute dall’ associazione degli industriali, relative al recupero dell’IVA sui crediti non riscossi.

Durante il convegno è stata anche offerta ai presenti una visione d’insieme sui risultati raggiunti dal nostro paese in merito alla capacità di attirare le imprese ad investire sul nostro territorio; secondo l’autorevole report Doing Business della Banca Mondiale, l’Italia è al 45 posto su 185 paesi analizzati.

Ciò che zavorra l’Italia è il total tax rate - l’insieme di imposte e contributi- pari a 64,8%, che pesa come un macigno sui profitti. Tutte le misure varate per il biennio 2015-2016 hanno contribuito però ad una sua incisiva riduzione di oltre 6 punti percentuali.

Tornado sul tema delle misure fiscali con diretto impatto sulle imprese, è stato messo in evidenza come il 2016 sia il miglior anno per fare investimenti in Italia, poiché convivono misure agevolative che, potendosi sommare tra loro, rappresentano una inedita opportunità per le imprese.

Un incontro quindi estremamente concreto ed efficace per meglio orientarsi nel breve e medio termine sull’impianto normativo più incidente in tema fiscale sulle aziende.

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