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L'economia della cultura, appuntamento a Soci

Pierluigi Sacco - docente dello Iulm, studioso noto a livello internazionale - Domenico Sturabotti, - direttore della Fondazione Symbola, che realizza ogni anno il report “Io sono cultura” e calcola il cosiddetto Prodotto Interno della Cultura -...

Pierluigi Sacco - docente dello Iulm, studioso noto a livello internazionale - Domenico Sturabotti, - direttore della Fondazione Symbola, che realizza ogni anno il report “Io sono cultura” e calcola il cosiddetto Prodotto Interno della Cultura - l’imprenditore Gianni Gori - presidente di Graziella Group, grande marchio dell’oreficeria e del made in Italy - e Roberto Rossi, Presidente della Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche – saranno gli ospiti del talk show sull’Economia della Cultura”, pensato dal giornalista Gianluca Baccani e promosso da Prospettiva Casentino e Centro Creativo Casentino in collaborazione con il comune di Bibbiena, in programma il prossimo 5 maggio, alle 20.30, presso l’auditorium Berretta Rossa, a Soci, su iniziativa del Centro Creativo Casentino e dell’Associazione Prospettiva Casentino.

L’economia della cultura, con i suoi 250 milioni di fatturato annuo, diretto e indiretto, sarà una delle grandi opportunità per il rilancio dell’economia italiana, come conferma l’impegno del Parlamento Europeo per il suo inserimento come undicesima priorità del piano Juncker, volto a rilanciare l’economia del continente grazie ad un investimento di 315 miliardi di euro a favore degli Stati membri. Dopo Turismo 2.0, Food e innovazione, nuova tappa del percorso avviato dal Centro Creativo Casentino per stimolare la riflessione attorno a grandi temi strategici su cui ragionare nella prospettiva della ripresa economia e dello sviluppo del territorio, il tutto seguendo il fil rouge che dalla visione globale delle cose conduce alle determinazioni che devono essere assunte in ambito locale.

Come emerge dall’ultima indagine condotta dalla Fondazione Symbola , il 6,1% della ricchezza prodotta in Italia, pari a 89,7 miliardi di euro è direttamente generato dalla cosiddetta economia della cultura. Ma non finisce qui, perché la cultura ha sul resto dell'economia un effetto moltiplicatore pari a 1,8: in altri termini, per ogni euro prodotto dalla cultura, se ne attivano 1,8 in altri settori. Gli 89,7 miliardi, quindi, ne ‘stimolano’ altri 160,1, per arrivare a quei 250 miliardi prodotti dall’intera filiera culturale, il 17% del valore aggiunto nazionale, col turismo come principale beneficiario di questo effetto volano. Questi i numeri che descrivono l’economia della cultura in Italia, ovvero una straordinaria opportunità da coltivare per ripartire e per sostenere la ripresa economica.

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