rotate-mobile
Economia

I lavoratori di Banca Etruria: "Mai stati dipendenti della massoneria"

"Non siamo e non siamo stati i dipendenti della Massoneria, dell’Opus Dei o di una famiglia". Attacca così una nota del sindacato Fabi di Banca Etruria. Lo vogliamo urlare forte e chiaro all’intera opinione pubblica, che i lavoratori di...

"Non siamo e non siamo stati i dipendenti della Massoneria, dell’Opus Dei o di una famiglia". Attacca così una nota del sindacato Fabi di Banca Etruria.

Lo vogliamo urlare forte e chiaro all’intera opinione pubblica, che i lavoratori di BancaEtruria/Tirrenica meritano rispetto; gli attuali millecinquecento, quelli delle aziende partecipate e anche tutti coloro che ci hanno lavorato, con onore, professionalità e dedizione. Meritano rispetto i nostri clienti, così come i 65 mila ex soci.

Ci rifiutiamo di accettare che una storia lunga più di centotrent’anni venga ridotta e ricondotta a tali spietate e feroci semplificazioni; di difficoltà ne abbiamo avute già tante, troppe – e per colpe non nostre – e ancora non è finita.

Per questo, non abbiamo bisogno di problemi di altra natura, tantomeno in questo particolare e delicatissimo momento; proprio ora che sta per cominciare lo sforzo più grande al fine di mantenere ad Arezzo un centro decisionale forte, per mantenere lo storico presidio territoriale e per l’occupazione; proprio ora che si parla di esuberi di personale, di esternalizzazioni, di cessioni di attività, proprio ora che dobbiamo capire il futuro del centro direzionale e delle aziende collegate. Dopo l’entrata nel Gruppo UBI, siamo alla vigilia di un fondamentale periodo di confronto, col quale verranno poste le basi per il futuro della ex banca Etruria e di tutti i suoi dipendenti, ma anche per il futuro di tutto il territorio.

Ci piacerebbe tanto lavorare con tranquillità, tutti concentrati (dipendenti, sindacati, banca, istituzioni, enti locali, associazioni di categoria) su un unico obiettivo: fare in modo che la storia di una banca - che è stata così importante - possa continuare, anche se sotto nuove spoglie, in maniera virtuosa e a vantaggio dei vari attori in campo. Dobbiamo tutti remare dalla stessa parte, ciascuno nel proprio ruolo. Mai come in queste ore dobbiamo evitare di “buttare il bambino con l’acqua sporca”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I lavoratori di Banca Etruria: "Mai stati dipendenti della massoneria"

ArezzoNotizie è in caricamento