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La Fabi: "Ansiosi di affrontare i nodi con la nuova proprietà di Banca Etruria"

Si è riunito ieri ad Arezzo l'Organo di Coordinamento della Fabi di Nuova Banca Etruria. Dopo aver affrontato argomenti tecnici, i dirigenti Fabi hanno analizzato le vicende giudiziarie - legate alla vendita delle obbligazioni subordinate - che...

Si è riunito ieri ad Arezzo l'Organo di Coordinamento della Fabi di Nuova Banca Etruria. Dopo aver affrontato argomenti tecnici, i dirigenti Fabi hanno analizzato le vicende giudiziarie - legate alla vendita delle obbligazioni subordinate - che vedono coinvolti alcuni colleghi, ai quali la Fabi assicura continua assistenza sindacale e legale, da parte delle strutture locali e nazionali.

I dirigenti Fabi - si legge nella nota - hanno poi analizzato la situazione della banca e delle aziende del Gruppo, e le prospettive per i lavoratori, apparentemente legate ad Ubi Banca, sempre più vicina all'acquisto del Gruppo Bancario aretino.

In attesa di notizie ufficiali, forte è l'attenzione del sindacato alla tenuta occupazionale e all'impatto che l'operazione potrà avere sulla mobilità territoriale. "anche se, - affermano i dirigenti sindacali Fabi - i lavoratori di BancaEtruria hanno già fatto i compiti a casa: quattrocento prepensionamenti in sette anni, un costo del lavoro sensibilmente inferiore alla media del Sistema, bassa età media, giornate di Solidarietà - la nostra cassa integrazione - spalmate su tutto il personale in base al reddito, con pesanti ripercussioni sugli stipendi, basso numero di dirigenti e di quadri. Insomma, chi verrà, troverà un personale virtuoso sotto tutti i punti di vista, personale che abbiamo definito più volte - e non a caso - la vera good bank. Per gli eventuali nuovi esuberi di personale, necessariamente si dovrà partire da un progetto dettato da un piano industriale. Non solo, ma come sta avvenendo in tutti i gruppi bancari interessati da prepensionamenti, puntiamo alla definitiva stabilizzazione dei pochissimi colleghi con contratti a termine. L'eventuale ingresso nel gruppo Ubi Banca, anche se insieme a Nuova Banca Marche, non dovrebbe rivestire motivo di preoccupazione per la Rete Commerciale di Nuova Banca Etruria, dato lo scarso grado di sovrapposizione con le altre banche; altro discorso sarà per la direzione generale di Arezzo e per le Aree Territoriali, anche se, comunque, la distribuzione territoriale della nostra Banca andrebbe a colmare un vuoto nell'area del centro nord del Gruppo Ubi, con la necessità di forti presìdi territoriali. Ma sono tutti argomenti che siamo ansiosi di affrontare, speriamo presto, con la nuova proprietà; nel frattempo la FABI di Nuova Banca Etruria - di concerto con quella di Banca Marche e CariChieti - è in contatto diretto e continuo con i propri massimi vertici nazionali, in cui è peraltro forte la rappresentanza del gruppo bancario lombardo, con il segreteario Generale, un Segretario Nazionale e alcuni componenti del direttivo centrale.

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