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Economia

Italpreziosi, accordo con l'Agenzia delle Entrate. Risolto contezioso legato all'acquisto dei metalli

Ivana Ciabatti, amministratore delegato di Italpreziosi nonché presidente di Federorafi, nel commentare la vicenda, rimarca il grave problema della “non certezza del diritto” che incide assai negativamente sulla capacità attrattiva del nostro Paese da parte degli investitori esteri e degli stessi imprenditori italiani

La Italpreziosi Spa ha sottoscritto ieri un accordo con l’Agenzia delle Entrate volto a definire l’intero contenzioso inerente l’indeducibilità dei costi di acquisto per importazioni di metalli preziosi. "Si tratta - spiega l'azienda in una nota - di metalli regolarmente transitati dalla dogana e fatturati, da alcuni Paesi come Svizzera e Hong-Kong".

Il contenzioso è relativo alle annualità dal 2007 al 2012.

"La contestazione dell’Ufficio - spiega ancora l'azienda - si fondava su una norma di controversa interpretazione, successivamente abrogata nel 2015 proprio a causa della sua iniquità, ma non con effetto retroattivo. Nonostante i rilievi fossero di natura formale, senza alcuna evasione fiscale, e che la società avesse ottenuto ben nove sentenze favorevoli di primo e secondo grado in Commissione tributaria, e solamente una contraria, la Italpreziosi, visto l’attuale crescita a doppia cifra e i piani di sviluppo futuro molto ambiziosi, ha ritenuto opportuno chiudere la vertenza con l’Agenzia delle Entrate per evitare le incognite degli esiti del complessivo giudizio".

Ivana Ciabatti, amministratore delegato di Italpreziosi nonché presidente di Federorafi, nel commentare la vicenda, rimarca il grave problema della “non certezza del diritto” che incide assai negativamente sulla capacità attrattiva del nostro Paese da parte degli investitori esteri e degli stessi imprenditori italiani.

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