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Impresa 4.0: via libera per l’estensione alle Pmi

Nella manovra d’autunno il “nuovo” piano per l’innovazione con sigla 4.0 sarà esteso anche alle Pmi. I tecnici del Mef, sono a lavoro per trovare le coperture. Su questo il vicepremier Di Maio è stato molto chiaro, usando l’espressione “Industria...

Nella manovra d’autunno il “nuovo” piano per l’innovazione con sigla 4.0 sarà esteso anche alle Pmi. I tecnici del Mef, sono a lavoro per trovare le coperture. Su questo il vicepremier Di Maio è stato molto chiaro, usando l’espressione “Industria 4.0, ma in realtà deve essere, è e sarà sempre di più Impresa 4.0”. Sono state dunque accolte – ora bisognerà in capire in che misura – le richieste di Confartigianato che da tempo chiedeva interventi in questa direzione. Nella norma in approvazione, per le imprese che realizzeranno investimenti innovativi – in coerenza con il piano nazionale “Impresa 4.0” e la “Strategia nazionale di specializzazione intelligente” – è prevista una combinazione di agevolazioni articolata in relazione alla dimensione dell’impresa, composta da contributi in conto impianti e finanziamenti agevolati.

Il coinvolgimento delle Pmi era già previsto nella fase 2 del piano Calenda. Con il cambio a Palazzo Chigi il dossier è passato nelle mani del nuovo Governo.

“Grande soddisfazione per il risultato ottenuto dall’impegno di fatto quotidiano a tutti i livelli” la esprime Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Arezzo, che spiega come “il Piano ha svolto finora un eccellente ruolo di acceleratore della trasformazione 4.0, sia diffondendone la conoscenza, sia favorendo fiscalmente gli investimenti privati”.

“La prossima grande sfida anche per Arezzo e i suoi territori è quello di consolidare e far crescere ulteriormente il mercato e il giusto percorso è quello di coinvolgere sempre più le Pmi, che rappresentano il vero cuore della manifattura italiana, anche nella trasformazione digitale”.

“Speriamo davvero – conclude Vannetti - che il progetto possa favorire la crescita economica e rafforzare le piccole e medie imprese che in molti casi sono in ritardo nel fronteggiare la competizione del mercato globale visto che è proprio sulla sfida delle imprese più piccole si gioca forse il futuro della manifattura digitale”.

Un plauso forte per l’azione di Confartigianato arriva anche dal segretario generale di Confartigianato Arezzo, Alessandra Papini, che spiega come “Impresa 4.0 possa rappresentare una vera e propria rivoluzione, che può offrire alle imprese innumerevoli opportunità che non passano semplicemente per l’adozione di nuove soluzioni hardware/software, ma necessitano anche di sviluppare la capacità di definire applicazioni innovative all’interno delle nostre specializzazioni manifatturiere”.

“Per poter compiere questo salto – insiste Papini - è fondamentale conoscere le tecnologie disponibili ed esplorarne le applicazioni possibili, e su questo Confartigianato Arezzo farà come sempre la sua parte affiancando le imprese, magari partendo dalle soluzioni già implementate e cercando di immaginarne al contempo l’evoluzione”. “Un approccio - conclude Papini - che si basa su una nuova integrazione tra uomini e macchine, e offre l’opportunità di far diventare il lavoro sempre meno puramente tecnico e sempre più artigiano, alzando ancora l’asticella della qualità e di un saper fare unico”.

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