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Il mondo dell'oreficeria: luci e ombre sul comparto. Occupazione altalenante e meno donne impiegate, la fotografia di Arezzo

Il sistema di accesso al credito. L'export e il suo reale peso sull'economia locale. La pratica del "prestito d'uso" e poi ovviamente, i valori occupazionali. Ma è sul tema riguardate gli avviamenti al lavoro in provincia di Arezzo nel settore...

Il sistema di accesso al credito. L'export e il suo reale peso sull'economia locale. La pratica del "prestito d'uso" e poi ovviamente, i valori occupazionali.

Ma è sul tema riguardate gli avviamenti al lavoro in provincia di Arezzo nel settore orafo che si è concentrata buona parte della riflessione da parte della Cgil durante il convegno che ieri ha portato in città Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom. Per comprendere a pieno le dinamiche riguardanti il settore dell'oreficeria è doveroso tenere in considerazione anche l'aspetto occupazionale.

In questo senso il sindacato aretino è partito cercando una risposta alla domanda: "chi sono i lavoratori di questo comparto?"

Secondo la classificazione Istat sono da ritenersi addetti del comparto orafo coloro che operano per "la fabbricazione di gioielleria, bigiotteria e articoli connessi, e lavorazione delle pietre preziose". L’ambito della Produzione industriale e artigianale Orafa è descritto quindi dai seguenti settori:

A questi ambiti va aggiunto quello riguardante l'industria degli accessori che, gli elaborati, possono intercettare una fetta importante di nuovi inserimenti e di ricoversioni.

Avviamenti al lavoro 2009-2016

Anche per questo frangente sono i dati a spiegare il panorama locale. La situazione rilevata dalla Cgil di Arezzo, durante il periodo preso in considerazione, è contraddistinta da un panorama altalenante. Dopo una ripresa negli anni 2013-2015 ecco che l'indice di avviamento al lavoro segna un -8,7% nel 2016.

Detto questo, per quello che riguarda il settore manifatturiero, di cui l’oreficeria fa parte, viene registrato dal 2009 al 2016 il più marcato aumento degli avviamenti rispetto agli altri settori di attività economica, mentre l’incremento medio è del 7,3%. "In questo contesto il settore orafo - si legge nell'indagine presentata dal sindacato - aumenta nel corso degli anni 2009-2016 il suo peso percentuale all’interno del settore manifatturiero dal 16,5% al 26%, pur registrando negli ultimi due anni una diminuzione di oltre il 10% degli avviamenti. Inoltre l’orafo sembra anticipare, rispetto al totale del manifatturiero, i momenti di calo degli avviamenti al lavoro (anni 2011 e 2015)". Sempre secondo l'analisi della Cgil dal 2009 al 2016 il peso degli avviamenti nella produzione industriale e artigianale orafa diminuisce (dal 72 al 65,9%), conseguentemente aumenta il peso dell’industria degli accessori, che passa dal 28% al 34,1%. Il settore orafo si caratterizza per una minore incidenza del lavoro atipico (88% nel 2016) rispetto al totale dei settori (93,6%). Ma, mentre nella totalità degli avviamenti la percentuale di lavoro Atipico non varia dal 2009 al 2016, nell’Orafo si passa dall’82% del 2009 all’88% del 2016. Inoltre, i contratti di lavoro a termine possono avere durata variabile da 1 giorno a più mesi o, più raramente, anni. Dal 2009 al 2016 i contratti della durata da 1 giorno a 1 mese aumentano in particolare nel settore orafo dove si decuplicano passando dal 5,4% degli avviamenti totali del settore al 23,8% degli avviamenti, mentre nel totale dei settori passano dal 20,6 al 31,2%. La presenza di stranieri aumenta negli anni considerati nel settore manifatturiero dal 22,9 al 29,3%. Nel settore orafo l’incremento della presenza straniera è ancor più marcata. Gli avviamenti di lavoratori di cittadinanza italiana passano dal 67,7% del 2009 al 55,6% del 2016. Per quello che concerne i primi nove mesi dell'anno viene evidenziato come la componente femminile riduce la sua presenza di quasi 3 punti percentuali, attestandosi al 25,1% nel 2017. La fascia d’età più rappresentata è quella dei 26-34enni e 35-44enni, che diminuiscono in favore delle componenti più giovani (19-25enni). La produzione artigianale diminuisce ancora il peso percentuale rispetto al totale degli avviamenti del settore orafo, passando dal 60,8% al 57,1% degli avviamenti. Diminuiscono gli avviamenti a tempo indeterminato e la percentuale di lavoro Atipico nel 2017 si attesta al 91%, raggiungendo il valore del totale dei settori e di settori non specializzati. Altro aspetto di instabilità del settore è rappresentato dalla percentuale di avviamenti della durata da 1 giorno a 1 mese, che aumenta dal 22,9% al 26,4%.
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