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Graziella e le banche, connubio vincente per l'operazione Braccialini

L'attività della nuova Graziella&Braccialini ha ufficialmente preso il via. L'insediamento del nuovo management, guidato dall'amministratore delegato Massimo Macchi, ha reso operative le strategie di rilancio della storica azienda fiorentina di...

L'attività della nuova Graziella&Braccialini ha ufficialmente preso il via. L'insediamento del nuovo management, guidato dall'amministratore delegato Massimo Macchi, ha reso operative le strategie di rilancio della storica azienda fiorentina di pelletteria Braccialini che è entrata a far parte del gruppo di imprese toscane facenti capo al Graziella Holding di Gianni Gori. Questa importante acquisizione condotta dall'azienda orafa aretina ha permesso di salvare un brand nato nel 1954 e di assicurare lavoro ad ottantaquattro dipendenti grazie al positivo coinvolgimento delle istituzioni regionali, dei sindacati e delle banche. Proprio gli istituti di credito sono stati decisivi nella buona riuscita dell'operazione, con Bper, Banca Cambiano 1884, Unicredit e Nuova Banca Etruria che hanno sposato il progetto presentato da Graziella e hanno garantito il loro appoggio alla rinascita di Braccialini.

«La costituzione di Graziella&Braccialini - commenta Francesco Bosio, direttore generale di Banca Cambiano 1884, - indica la strada da seguire per continuare a godere di un rapporto costruttivo tra le banche e le imprese, in grado di garantire nuova fiducia e nuova linfa all'economia. Il nostro istituto ha valutato l'importanza di questa operazione per il tessuto sociale toscano e ha trovato in Gianni Gori un imprenditore capace di raggiungere grandi risultati, dunque è stato naturale garantire il nostro appoggio».

Graziella aveva vinto lo scorso 24 febbraio l'asta indetta dal tribunale fallimentare per rilevare Braccialini e ha avuto un mese di tempo per completare l'acquisizione, definendone i dettagli e i partner. Le banche, dunque, hanno accettato in poche settimane di incontrare l'azienda, di ascoltarne le esigenze e di sostenerla finanziariamente, contribuendo così in modo decisivo a dare il via a Graziella&Braccialini che si occuperà della produzione di borse presso lo stabilimento di Scandicci.

«Il progetto per l'acquisizione e il rilancio - spiega Antonio Rosignoli, direttore territoriale di Bper in Toscana ed Emilia, - era preciso, concreto ed esaustivo, dunque ha meritato la piena fiducia da parte della nostra banca e ha favorito una rapida decisione. Siamo felici di aver testimoniato la nostra presenza attiva sul territorio toscano, partecipando ad una bellissima operazione industriale che ha permesso di salvare un marchio d'eccellenza del made in Italy e i suoi dipendenti».

Il supporto delle banche ha concretizzato un'unione tra l'universo della pelletteria di Braccialini e l'universo del gioiello di Graziella che potrà contare su una piena condivisione di know how, risorse e reti distributive come base per garantire una reale valorizzazione del brand fiorentino nei mercati di tutto il mondo. «Ringraziamo gli istituti finanziari per la disponibilità e la celerità con cui hanno garantito il loro appoggio - aggiunge Macchi, - fornendo quelle opportune garanzie necessarie al decollo del progetto e dimostrando una forte sensibilità nei confronti delle aziende e dell'economia toscana».

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