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Fusione Camere Commercio. Dai sindacati: "Allarme occupazione", Sereni: "Ancora tutto da decidere"

Non saranno più una ogni provincia ma, si dimezzeranno. Le Camere di Commercio toscane da dieci, passeranno a cinque. Arezzo si fonderà con Siena, Grosseto con Livorno, Prato con Pistoia, Pisa, Massa e (presumibilmente) anche Lucca diventeranno...

Non saranno più una ogni provincia ma, si dimezzeranno. Le Camere di Commercio toscane da dieci, passeranno a cinque. Arezzo si fonderà con Siena, Grosseto con Livorno, Prato con Pistoia, Pisa, Massa e (presumibilmente) anche Lucca diventeranno un’unica entità mentre, Firenze manterrà la propria autonomia.

La mappa geografica Toscana, salvo cambiamenti, dovrebbe essere questa. I dubbi invece restano sulla scelta delle rispettive sedi amministrative che verranno indicate soltanto più avanti. “Verranno scelte tutte e cinque – spiega il presidente Unioncamere Toscana Andrea Sereni – i presidi sul territorio però rimarranno in modo da garantire sempre servizi al cittadino e alle imprese”.

Dunque, ancora molto resta da stabilire visto che il decreto attuativo per la riforma degli enti camerali è in fase di stesura da parte del governo. Al momento i punti certi che troveranno attuazione entro il 2017 sono due: taglio del 50 per cento del diritto camerale versato annualmente dalle imprese e dimezzamento degli enti. In tutta la nazione se ne dovranno contare 60.

Tanto è stato sufficiente per mettere in allarme il mondo sindacale che, nelle scorse settimane, ha iniziato a fare i conti sulle ricadute occupazionali degli accorpamenti.

Secondo le stime rese note da Cigl, Cisl e Uil in Toscana sarebbero circa 200 i posti a rischio. Andrea Sereni insieme al segretario generale della Camera di Commercio di Arezzo, Giuseppe Salvini Andrea Sereni insieme al segretario generale della Camera di Commercio di Arezzo, Giuseppe Salvini “La preoccupazione è legittima – ha sottolineato Sereni – ma ancora è presto per avere percezione di quelle che saranno le modifiche che si applicheranno. Stiamo lavorando, sia a livello locale che regionale, per dare indicazioni utili e per comprendere che tipo di competenze manterranno gli enti camerali”. In questo senso una possibile strada da intraprendere potrebbe essere quella di una suddivisione dei compiti con le Regioni. Un’eventualità che è stata in parte oggetto di analisi anche durante l’ultima assemblea dei lavorati delle Camere di Commercio che si è svolta all’auditorium Sant’Apollonia di Firenze. Ad esprimersi, in quella circostanza è stato l’assessore regionale Stefano Ciuoffo che ha ricordato come: “bene che ci sia una riorganizzazione dei servizi in funzione di una maggiore efficienza, ma questo non vuol dire che si debbano smantellare tutte le funzioni”. Da qui l’ipotesi di far diventare le Camere di Commercio un ente intermedio che possa raccogliere il testimone delle Province soprattutto in tema di promozione turistica.

Ipotesi che per il momento però restano tali. “Troppo presto, ancora è tutto da scrivere” ribadisce Sereni.

Tornando al fronte sindacale però le agitazioni restano vive. In questo senso giovedì 3 marzo alle ore 15 in via Cavour 1 a Firenze, sotto la sede della Prefettura, si terrà un presidio dei lavoratori delle Camere di Commercio della Toscana. La manifestazione è promossa da FP Cgil, Cisl FP, Uil FPL e Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Toscana. Oltre ai lavoratori diretti, parteciperanno anche quelli dell'indotto e delle aziende speciali. Le principali richieste dei sindacati riguardano la necessità che il decreto delegato che il Governo si accinge a varare non penalizzi i lavoratori del sistema camerale e i servizi resi alle imprese ed al territorio.

I numeri della Camera di Commercio di Arezzo

Attualmente il personale in dotazione organica e in servizio all’interno della Camera di Commercio di Arezzo conta 48 tra dirigenti, funzionari, esecutori, collaboratori, tecnici e istruttori direttivi.

Le aziende iscritte all’ente aretino sono in tutto circa 46mila. Dal 16 luglio del 2013 l’ente è guidato da Andrea Sereni, presidente eletto dal consiglio camerale che a sua volta si è insediato il 7 giugno 2013.

Il 31 luglio 2013 invece, il Consiglio della Camera di Commercio di Arezzo ha proceduto, alla elezione della giunta camerale che risulta composta, oltre che dal presidente Andrea Sereni, da Andrea Fabianelli, Dario Bonaguri Anna Maria Nocentini in Lapini, Francesco Butali, Ferrer Vannetti e Tulio Marcelli.

I consiglieri in forza all’ente camerale aretino sono 28.

25 sono i consiglieri eletti, 1 è espressione degli organi sindacali, uno delle associazioni dei consumatori e uno delle consulte delle libere professioni. La composizione del consiglio camerale Bianchi Anna Maria (Commercio), Bidini Alberto (Commercio), Binazzi Franca (Artigianato), Boldi Andrea (Artigianato), Bonauguri Dario (Trasporti e Spedizioni), Bondi Valter (Servizi alle Imprese), Brogi Barbara (Artigianato), Butali Francesco (Commercio), Cere' Maria Grazia (Industria), Cioni Carlo (Industria), Del Pace Giorgio (Agricoltura), Donati Giovan Battista (Artigianato), Fabianelli Andrea (Industria), Faralli Gino (Consulta delle ibere Professioni), Ferrari Pietro (Associazioni di tutela dei consumatori e degli utenti), Franchini Piero (Commercio), Marcelli Tulio (Agricoltura), Mugnai Alessandro (Organizzazioni Sindacali), Nocentini Lapini Anna Maria (Commercio), Petrozzi Simona (Servizi alle Imprese), Faltoni Grazia (Cooperative), Peraino Claudio (Credito ed Assicurazioni), Sereni Andrea (Artigianato), Tonioni Antonio (Industria), Tricca Giovanni (Turismo), Valdambrini Monica (Industria), Valocchia Fabio (Servizi alle Imprese), Vannetti Ferrer (Artigianato).

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