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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Forse salveremo i risparmi dalle banche

Forse salveremo i risparmi dalle banche. Per il buon cuore di Lorsignori? No, semmai per paura delle rovinose conseguenze elettorali. Si dice che La Germania abbia speso, negli ultimi anni, 500 miliardi di euro di denaro pubblico per salvare le...

Forse salveremo i risparmi dalle banche. Per il buon cuore di Lorsignori? No, semmai per paura delle rovinose conseguenze elettorali. Si dice che La Germania abbia speso, negli ultimi anni, 500 miliardi di euro di denaro pubblico per salvare le proprie banche. Ed avrebbe fatto benissimo.

In Italia, invece, Lorsignori ci hanno obbligato a mettere tutti i risparmi in banca partorendo, a raffica, leggi che la defunta Unione Sovietica non si sarebbe mai sognata di inventare. Ci hanno teso una trappola. Dopodiché, in nome della solita direttiva europea ad orologeria, Lorsignori, ed un Parlamento che, per amor di Patria, evito di qualificare, hanno deciso di poter rapinare i risparmi dei cittadini per tappare i buchi nei bilanci delle banche. Il cosiddetto bail-in.

Se questo tentativo di Lorsignori dovesse andare in porto, il sacco di Roma da parte dei Lanzichenecchi sarebbe da ricordare come un gioco da ragazzi. Consentitemi una rapida digressione. Avete notato che ormai da tempo le peggiori fregature sono tutte regolarmente declinate in inglese, ad evidenti fini di depistaggio? Vediamo di decifrare gli effetti concreti di alcune delle più vergognose truffe, seppur nobilitate nella lingua di Shakespeare, perpetrate ai danni degli italiani negli ultimi anni.

Per restare al tema dell’articolo, il bail-in serve per confiscare i risparmi allo scopo di colmare i buchi nei bilanci delle banche. La spending review ha l’effetto, tra l’altro, di razionare le visite e gli accertamenti diagnostici in ospedale. Sugli effetti perniciosi del fiscal compact, e di altre truffe consimili, ci sarebbe da scrivere un libro.

Limitiamoci a qualche esempio preso nel mucchio: la tassazione sulla casa triplicata in tre anni, le future pensioni con importi da fame, l’età pensionabile allontanata all’infinito. Se a qualcuno queste letture appaiono false o esagerate, lo sfido a confutarle. Sulle pensioni la tragedia è già avvenuta. Su i tagli alla sanità i lavori sono in corso. In merito alle banche noto qualche difficoltà che mi fa ben sperare. Nell’aggredire le disponibilità dei correntisti, seppur al momento con giacenze superiori a centomila euro, mi sembra di vedere che Lorsignori hanno qualche titubanza. E fanno bene, perché l’argomento è ostico.

Con le pensioni è stato più facile, gli effetti si vedranno nel futuro. Con la sanità hanno seguito la politica dei piccoli passi, sino ad arrivare all’attuale razionamento di visite e di accertamenti. Con i depositi bancari il consueto gioco delle tre carte è più difficile. Se dalla sera alla mattina i denari spariscono dal conto corrente, a suon di chiacchiere si risolve poco. E le conseguenze elettorali non tarderebbero ad arrivare. Ma è bene non fidarsi.

Una ottima notizia, non a caso passata sotto rigoroso silenzio, viene dall’Austria. La Corte costituzionale austriaca avrebbe dichiarato l’illegittimità della decisione di far pagare il dissesto di una banca anche ai possessori di obbligazioni della banca stessa. Quindi una forte, giusta, tutela della proprietà. Una decisione che potrebbe rivelarsi molto importante, visto che l’invenzione del bail-in è di derivazione europea. La vita è proprio strana: che alla fine della fiera ci sia da sperare negli austriaci?

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