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Economia

Fondo indennizzo risparmiatori, l'iter per integrare il contributo

Tutte le istruzioni per gli obbligazionisti subordinati delle 4 banche. Il termine per la presentazione della domanda è di 6 mesi dalla data odierna

Novità per tutti gli obbligazionisti delle quattro banche (Banca delle Marche, Banca popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di risparmio di Ferrara, Cassa di risparmio di Chieti). Da oggi sarà possibile presentare la domanda di integrazione del contributo già ricevuto tramite il fondo indennizzo risparmiatori, per ottenere un ulteriore 15%. La procedura da svolgere (anche on line https://fds1.fitd.it), è semplice perchè basterà inviare un'autocertificazione indicando il numero di pratica precedente con la quale è stato riscosso l'80% e allegare un documento di identità e il codice fiscale nonchè l'iban. 

Un pò più articolata la presentazione da parte degli eredi nel caso in cui dal 2016 ad oggi il titolare dello strumento finanziario sia deceduto: chi non aveva i requisiti del 2016 o non ha fatto domanda nel 2016, se nel 2018 ha i requisiti di reddito (35 mila euro) o del patrimonio mobiliare (100 mila euro), dovrà pazientare in attesa che Consap predisponga e lanci la piattaforma informatica.

Chi invece non ha i requisiti di reddito o patrimonio potrà in seguito accedere alla commissione che verrà costituita al Mef. Stessa attesa per la Consap anche per gli azionisti delle 4 banche e delle 2 banche venete (Veneto Banca e Banca popolare di Vicenza): in tali casi l’indennizzo è del 30% del prezzo delle azioni. Il termine per la presentazione della domanda è di 6 mesi dalla data odierna.

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