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Ferrer Vannetti: "Ubi Banca, quattro punti per ripartire"

Quattro considerazioni fondamentali, che sono anche quattro punti decisivi dai quali ripartire per un rapporto valido e corretto con Ubi Banca, il gruppo che ha acquisito Banca Etruria. Li esprime Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato...

Quattro considerazioni fondamentali, che sono anche quattro punti decisivi dai quali ripartire per un rapporto valido e corretto con Ubi Banca, il gruppo che ha acquisito Banca Etruria. Li esprime Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Arezzo.

“Primo punto, dobbiamo considerare positivo il fatto che Banca Etruria sia stata acquisita da un gruppo come Ubi Banca, di fatto una galassia di banche territoriali, un gruppo importante e in grande crescita che consentirà comunque di mantenere una buona dose di autonomia. Secondo punto: ciò consente anche di mantenere, malgrado qualche taglio inevitabile, un buon numero di sportelli e soprattutto di tutelare il personale, i dipendenti, e le famiglie che vivono del lavoro nella nostra banca che è in assoluto l’aspetto più importante”.

Vannetti passa poi il terzo punto, una proposta operativa per il rilancio sia del rapporto con la banca che come volano economico: “Obbiettivo importante e probabile elemento di crescita sia per le imprese sia per la banca stessa, potrebbe essere la scelta - che come Confartigianato auspichiamo fortemente - di mantenere il ruolo di Banca dell’Oro ad Arezzo. Questo ruolo, viste le dimensioni nazionali del gruppo, darebbe al nostro territorio una grande valenza non solo locale, ma anche e soprattutto a livello nazionale ed internazionale”.

Poi, nel quarto punto, Vannetti spiega: “Come Confartigianato Arezzo abbiamo aperto un dialogo costruttivo con Ubi Banca. Ho potuto incontrare personalmente l’Ad Silvano Mannella e ho trovato un atteggiamento molto positivo dei vertici dell’Istituto dal punto di vista della possibile collaborazione, elemento indispensabile per poter ricostruire una base di operatività, il tutto nella piena, positiva capacità imprenditoriale sana e schietta delle banche bergamasche. Lavoreremo allora con Ubi banca per costruire insieme prodotti e opportunità valide che possano dare il giusto supporto alle nostre imprese artigianedal punto di vista del credito e degli investimenti”.

“Lavoreremo con forza – insiste il presidente di Confartigianato Arezzo – anche perché il nuovo Istituto di credito scommetta su Arezzo, scelga di realizzare sul nostro territorio l’importante centro di gestione legato alla produzione orafa, che è ancora, e lo sarà a lungo, centrale e decisiva per il sistema economico della nostra città, visto che, dai recenti dati Istat diffusi dalla Camera di Commercio, l’export orafo aretino rappresenta il 29% di quello nazionale e che sul nostro territorio sono presenti 1.200 imprese orafe, con 7.500 occupati. Ecco perché è determinante che chi arriva ad investire in questo territorio trovi una realtà viva e collaborativa, affinché Arezzo e il suo sistema economico possano dimostrare quell’importanza e quelle capacità imprenditoriali che gli sono proprie”.

“Il rapporto positivo con una struttura manageriale come quella di Ubi Banca – conclude Vannetti - potrà far tornare l’Istituto ad essere volano di sviluppo per il nostro sistema economico, in un momento nel quale l’ossigeno del credito è davvero decisivo per l’economia aretina in particolare per le piccole e medie imprese”.

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