rotate-mobile
Economia

Faltoni: "Piano industriale di Intesa San Paolo, ci aspettiamo nuove assunzioni"

Il responsabile provinciale della FABI: "Più posti di lavoro e nuovi uffici in provincia di Arezzo. Evitare che il progetto vada solo a vantaggio dei grandi soci"

Dichiarazione di Fabio Faltoni – responsabile provinciale della FABI – Federazione Autonoma Bancari Italiani (il primo sindacato in Italia fra i dipendenti di banca) e Coordinatore FABI Intesa Sanpaolo per la Toscana Sud

"Il nuovo Piano Industriale di Banca Intesa Sanpaolo 2022/2025 avrà certamene ripercussioni anche sul nostro territorio, dove è la prima banca, ha una trentina di filiali, vari uffici e presìdi, il centro di via Calamandrei e circa 650 dipendenti a livello provinciale. E noi della FABI contiamo che questo Piano abbia ripercussioni solo positive, per i clienti, i dipendenti e le economie dei territori. E’ da ricordare che per Intesa - a livello regionale - la nostra provincia viene dopo solo a Firenze, per importanza.

Questo nuovo Piano prevede, a livello nazionale, la chiusura - da noi contestata - di più di mille sportelli (un terzo del totale) e il forte incremento dei servizi online; un progetto complesso e ambizioso, che sarà sviscerato tra la banca e i sindacati nei prossimi mesi e nelle opportune sedi.

A livello locale, pensiamo che la già avvenuta chiusura – in meno di un anno - di quindici sportelli, debba impedire nuovi interventi in tal senso, al fine di evitare pericolosi arretramenti dai territori e considerando i problemi che hanno dato i recenti accorpamenti tra filiali. Queste nostre filiali che, secondo noi, necessitano di maggiori attenzioni: più personale, migliore organizzazione del lavoro, miglioramenti informatici e lo stop immediato alle indebite pressioni commerciali sui lavoratori da parte dei vertici della banca.

Oltre a ciò, noi della FABI vogliamo puntare l’attenzione su due aspetti del Piano Industriale: le nuove assunzioni, 4.600 a livello nazionale entro il 2025, e i nuovi lavori previsti dal Piano stesso; ad esempio, la filiale digitale, che a livello generale verrà più che raddoppiata, arrivando a quattromila addetti, e che da noi ha oggi un piccolo distaccamento; oppure, IsyBank, la banca per quattro milioni di clienti - con particolari caratteristiche - esclusivamente online; o ancora: il rafforzamento delle “fabbriche prodotto” e di settori già esistenti, l’attenzione alle società del Gruppo, la forte spinta ai nuovi mestieri legati al “green” e al “Pnrr/Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”

Così, ci aspettiamo un bel pacchetto di nuove assunzioni nella nostra provincia, sia per le filiali che per gli attuali e auspicati nuovi uffici da insediare ad Arezzo. Infatti, nella nostra città non mancano alla banca gli spazi immobiliari, a partire dal polo di Via Calamandrei, soprattutto ai tempi dello Smart Working, e non mancano le competenze e le professionalità dei dipendenti.

Anche la FABI locale è pronta a raccogliere la sfida del nuovo Piano Industriale di Intesa Sanpaolo, ma nell’interesse dei clienti, dei dipendenti e dei territori. Vogliamo evitare che un tale progetto vada solo a vantaggio dei grandi soci o che si trasformi in un’occasione sprecata".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Faltoni: "Piano industriale di Intesa San Paolo, ci aspettiamo nuove assunzioni"

ArezzoNotizie è in caricamento