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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Fabi: "Quanti interrogativi sul salvataggio di Banca Etruria"

Intervento del sindacato Fabi su Banca Etruria. Seppur serva a poco guardarsi indietro, la vicenda di BancaEtruria e delle altre tre banche solleva più di un interrogativo; infatti, più ci si allontana da quel 22 novembre 2015, più vediamo le...

Intervento del sindacato Fabi su Banca Etruria.

Seppur serva a poco guardarsi indietro, la vicenda di BancaEtruria e delle altre tre banche solleva più di un interrogativo; infatti, più ci si allontana da quel 22 novembre 2015, più vediamo le soluzioni adottate per altre banche e più gli interrogativi aumentano in merito alle modalità del “salvataggio”, modalità che hanno provocato le note nefaste conseguenze sui clienti, sull’immagine della banca e sull’immagine e sulle condizioni di lavoro di tutti i dipendenti, anch’essi vittime incolpevoli di responsabilità altrui. Conseguenze negative che ancora oggi vengono scontate dai lavoratori.

E’ il momento però di guardare avanti, e così, la delegazione FABI di Arezzo in BancaEtruria - riunitasi oggi - si auspica una soluzione in tempi celeri, che tenga conto di tutti i soggetti presenti in “data room”, senza preclusioni e senza che il valore delle offerte possa pregiudicare i futuri e fondamentali piani industriali, i futuri ed eventuali esuberi, le economie dei territori e la tutela della mobilità dei dipendenti.

Diffidiamo qualsiasi banchiere dal chiedere “mano libera” sui lavoratori, cosa che la FABI non permetterà di certo e che contrasterà con ogni mezzo, come ha spesso ricordato a proposito di Nuova Banca Etruria il nostro segretario generale Lando Sileoni.

La delegazione FABI aziendale - e con essa i suoi massimi vertici nazionali - ricorda a gran voce che il Contratto nazionale, nonché la normativa sui prepensionamenti dei bancari, daranno ai nuovi proprietari tutti gli strumenti necessari per iniziare, assieme ai rappresentati del lavoratori, una nuova e virtuosa storia della nostra banca, senza spargimenti di sangue. Che nessuno pensi a colpi di mano contro i dipendenti.

Però, è il momento di dare un’accelerata alla procedura di vendita, anche perché – come dice il proverbio – talvolta “Il meglio è nemico del bene”.
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