Fabi incontra Ubi, 8 marzo vertice a Roma con Nicastro
Di seguito la nota stampa del coordinamento FABI- Federazione autonoma bancari italiani di Nuova Banca Etruria (nella foto allegata i dirigenti FABI: Sara Bitorsoli, Giovanni Lorito, Lorenzo Travagli, Vincenzo Rizzi e Fabio Faltoni). Alla...
Di seguito la nota stampa del coordinamento FABI- Federazione autonoma bancari italiani di Nuova Banca Etruria (nella foto allegata i dirigenti FABI: Sara Bitorsoli, Giovanni Lorito, Lorenzo Travagli, Vincenzo Rizzi e Fabio Faltoni).
Alla presenza di quasi duemila rappresentanti sindacali, mercoledì 1° marzo si è tenuto a Milano un nuovo grande evento nazionale della FABI - Federazione Autonoma Bancari Italiani - "La tempesta perfetta: le prospettive del settore bancario". Nelle varie tavole rotonde, il Segretario Generale Lando Sileoni si è confrontato con il presidente e con il responsabile delle relazioni sindacali dell'ABI, con gli a.d. di UniCredit e del MPS, oltre che con economisti e con giornalisti della stampa nazionale specializzata. Dall'analisi della tempesta perfetta, al centro della quale si è trovata anche la nostra BancaEtruria, è emersa la necessità di andare al più presto al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che, seppur in scadenza a fine 2018, rischia di essere superato dagli eventi, con un'apertura all'accorpamento con categorie storicamente prossime a quella bancaria, assicurativi e promotori finanziari.
La delegazione FABI della banca aretina, intervenuta all'evento, si è anche incontrata con gli omologhi di UBI Banca e con il Segretario nazionale che sta coordinando le quattro banche-ponte. Tra gli argomenti affrontati: l'incontro dell'8 marzo a Roma col presidente Nicastro, al quale seguirà un summit presso la Segreteria Nazionale FABI; l'entrata di Nuova Banca Etruria, ad aprile, nel Gruppo bancario lombardo; la questione dei rispettivi Fondi Pensione e dei Contratti Integrativi; la procedura "esuberi" attivata proprio nella stessa giornata ad Arezzo, Jesi e Chieti. A questo nuovo confronto con la banca, che necessariamente non potrà limitarsi agli "esuberi" di personale, ma che dovrà anche sciogliere altri nodi importanti, la FABI - primo sindacato in Italia tra i bancari e anche in UBI - si approccerà con il suo tipico spirito pragmatico, volto a tutelare i lavoratori che potranno andare in prepensionamento (in maniera sempre volontaria, ovviamente), quelli che resteranno, come anche i giovani precari. Sempre con un occhio al prossimo nuovo piano industriale del Gruppo UBI, dal quale si evincerà il futuro della nostra banca.