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Economia

L'analisi Irpet sull'export 2021 di Arezzo: rimbalzo dopo il Covid (+21,4%). E va anche meglio del 2019

Ecco l'analisi sulle esportazioni della Toscana prima dello scoppio della guerra in Ucraina. Nell'Aretino bene gioielleria e chimica. In sofferenza invece le produzioni legate alla meccanica e al comparto moda

E' stata pubblicata la nota congiunturale dell'Irpet (l'Istituto Regionale Programmazione Economica della Toscana) riguardo l'export regionale per l'anno 2021. Un bilancio decisamente in positivo dopo il primo e più duro periodo delle restrizioni Covid. Peraltro con la guerra in Ucraina ancora di là da venire.

L'analisi, a cura di Tommaso Ferraresi e Leonardo Ghezzi, spiega: "Forti di una crescita della domanda internazionale superiore alle aspettative (+9,3% a consuntivo contro una previsione di +8,1% a gennaio 2021), le esportazioni della Toscana sono cresciute del 25,9% nel 2021, ben oltre la media nazionale (17,5%). La forte crescita è dovuta all’effetto rimbalzo rispetto alla caduta osservata nel primo anno di pandemia, (-13,1%), ma in ogni caso nel 2021 la Toscana è tornata al di sopra dei valori che precedevano la crisi del Covid-19 (+9,4%)", si legge nel rapporto.

Il dettaglio per provincia

Ed ecco il dettaglio dell'andamento delle esportazioni 2021 in Toscana, provincia per provincia. "Disaggregando a livello provinciale la dinamica delle esportazioni (Tabella 3), Prato (-1,3%) e Pistoia (-5,7%) si mostrano le uniche al di sotto dei valori pre-pandemici - spiega l'analisi - soprattutto a causa delle performance dell’industria tessile e, nel caso di Pistoia, dei mezzi di trasporto. Mentre bene hanno fatto, a Prato, abbigliamento legato al Pronto Moda e macchinari; a Pistoia, i prodotti del vivaismo. Le performance molto positive di Lucca (+9,4%) e Siena (+50,5%) sono sostanzialmente dovute, nel primo caso, alla nautica, nel secondo a camper e prodotti farmaceutici. Questi ultimi sono anche alla base del recupero di Firenze (+6,8%), che oltretutto si giova della buona dinamica che ha caratterizzato i prodotti della moda e i macchinari, solo leggermente al di sotto dei livelli pre-crisi. Le vendite estere di altri mezzi di trasporto invece sono state al centro della crescita dell’export della provincia di Pisa, che fa registrare un +5,4% rispetto al 2019, nonostante la debole dinamica dei prodotti in pelle, relativa sia alla produzione della materia prima che alle vendite estere di calzature. Bene anche Arezzo (+7,5%) - aggiunge il rapporto - forte dei risultati della gioielleria e della chimica. In forte sofferenza nell’area, invece, le produzioni legate alla meccanica e al comparto moda. Sostanzialmente in linea con i valori del 2019 le vendite estere della provincia di Grosseto, che dipendono per la quasi totalità dai prodotti agricoli e dell’industria alimentare e dai prodotti chimici. Molto positiva, infine la performance sui mercati internazionali della provincia di Livorno, a cui una spinta forte è stata data dalle esportazioni di mezzdi trasporto e dei prodotti dell’industria siderurgica. Questi ultimi hanno infatti recuperato i valori precrisi".

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Immagine tratta dalla nota congiunturale Irpet

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