Export: Arezzo ancora regina d'Italia. Ma sono troppi i giovani disoccupati

Sull'export Arezzo, anche nel 2015, non ha rivali.

A confermalo è l'indagine condotta dal Sole 24 Ore riguardante la qualità della vita. Come già accaduto negli anni passati la provincia risulta essere la migliore in tutta Italia per quota riguardanti le esportazioni di prodotti e manufatti. Ad incidere particolarmente su questo dato sono i risultati ottenuti dal comparto orafo. Non è infatti un caso che, sempre secondo i dati del Sole 24 Ore, la terza provincia italiana per quantità di esportazioni sia Vicenza e l'11esima Alessandria (altri due giganti dell'oreficeria made in Italy). Il grande valore sull'intera economia provinciale dell'export è stato più volte oggetto di analisi, anche recente, da parte delle associazioni di categoria. Prima tra tutte la Federorafi di Confindustria che ha più volte sottolineato la necessità di avviare per le pmi processi di internazionalizzazione e di apertura verso mercati esteri emergenti. Export settore oreficeria. Confindustria: “Mercati emergenti risorsa su cui investire” Per quanto riguarda invece gli altri ambiti presi in considerazione dal Sole 24 Ore e riguardanti affari, lavoro ed innovazione, la fotografia aretina non è così scintillante. Per quello che concerne lo spirito di iniziativa, ovvero il numero di aziende registrate ogni 100 abitanti, Arezzo si piazza all'11esima posizione della classifica nazionale e quinta in quella regionale. Scivola invece al 38esimo posto nella graduatoria italiana riguardante l'occupazione. I dati si riferiscono al complessivo del 2015 e portano la provincia tra le ultime posizioni del panorama regionale toscano. E non va meglio neanche il dato riguardante i giovani senza lavoro. In questo sento il tasso registrato nel 2015 è del 42,6% ed abbraccia la popolazione compresa tra i 15 e i 24 anni. Una percentuale che porta Arezzo al 65esimo posto nella graduatoria nazionale e all'ottavo in quella regionale. Male anche l'indice delle star up innovative nate ogni 1000 imprese. 62esimo posto e quarto nel contesto toscano.

Decisamente più alto è stato il numero di brevetti depositati dal 1989 al 2016. Con una media di 3,1 ogni 1000 abitanti, Arezzo si aggiudica il 22esimo gradino della classifica nazionale e il terzo in quella regionale.