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Etruria, la relazione di Bankitalia: "Decidevano in pochi. Nel cda quasi tutti incompetenti"

Mentre prosegue l'indagine (il quarto filone d'inchiesta) su Banca Etruria della Procura di Arezzo (con un pool di 4 magistrati all'opera), vengono pubblicate parti della relazione di Bankitalia sugli ex vertici di Bpel molto significative. Un...

Mentre prosegue l'indagine (il quarto filone d'inchiesta) su Banca Etruria della Procura di Arezzo (con un pool di 4 magistrati all'opera), vengono pubblicate parti della relazione di Bankitalia sugli ex vertici di Bpel molto significative.

Un articolo di oggi di Repubblica, riporta infatti il giudizio di Emanuele Gatti, capo del team della Banca d'Italia responsabile delle due ispezioni nella sede dell'Etruria, sul management della banca aretina. Ecco due parti dell'articolo ripresi dall'Huffington Post.

La prima sulla "rinuncia" del Cda a svolgere il proprio ruolo:

Viene sentito come persona informata dei fatti il 13 gennaio 2015 dai finanzieri di Arezzo che, per conto del procuratore capo Roberto Rossi, stavano indagando su Bronchi e Rosi. Gatti, dopo aver elencato una lunga serie di omissioni e di comportamenti anomali sulla gestione del credito e del patrimonio, mette nero su bianco quello che suona come un giudizio definitivo: «Il Cda dell’Etruria ha sostanzialmente abdicato al proprio ruolo in materia, lasciando ampia discrezionalità all’Alta Direzione (il direttore generale e il presidente, ndr). Il consiglio è composto da 15 elementi espressione del tessuto imprenditoriale e professionale aretino. Il contributo dialettico e propositivo dei consiglieri, quasi tutti privi di competenze specifiche, è risultato insufficiente».

La seconda sulla creazione di un "direttorio parallelo":

Merita attenzione il ruolo svolto dalla ‘Commissione consiliare informale’, composta dal presidente, i due vice presidenti, i consiglieri Nataloni (indagato per il conflitto di interessi, ndr), Santoanastaso e Salini. L’assenza di qualsiasi verbalizzazione delle attività svolte da tale ‘commissione’ ha concorso a rendere poco trasparente il processo decisionale. Solo con molto ritardo il Cda dopo ulteriori sollecitazioni della vigilanza e i richiami del presidente del collegio sindacale, ha preso contezza dello stato di deterioramento della situazione tecnica di Banca Etruria».

Foto: la sede di Bankitalia

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