Era stata annunciata qualche giorno fa, adesso la proposta è stata messa nero su bianco: quella per una commissione d'inchiesta sul caso banche. E' stata formulata da Andrea Marcucci, parlamentare lucchese del Pd; il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha così accolto l'iniziativa: "Ora si faccia chiarezza partendo da lontano, si indaghi sugli ultimi 15 anni".

La commissione avrà molto da fare, dovendo investigare sulle possibili gestioni scriteriate degli istituti di credito italiani. Un grosso faro dovrà essere acceso sulle passate amministrazioni di Banca Etruria, al centro delle polemiche assieme a Banca Marche, CariChieti e CariFe per il caso dell'azzeramento delle obbligazioni subordinate, tra proteste di piazza dei risparmiatori che si sentono traditi e inchieste della magistratura.

La proposta di legge intende istituire una commissione bicamerale d'inchiesta: la commissione avrà un anno di tempo per portare a termine al lavoro, il presidente sarà scelto tra uno dei due presidenti delle Camere.

Il Pd - sottolinea Marcucci all'Ansa - vuole chiarezza assoluta, per salvaguardare i risparmiatori. Il sistema del credito è solido, vogliamo difenderlo, indagando sulle cose che non funzionano. Per questo abbiamo depositato un disegno di legge per istituire nel più breve tempo possibile una commissione d'inchiesta bicamerale sugli stati di crisi e di dissesto degli istituti bancari a partire dal 2000. L'obiettivo della commissione è quella di valutare la condizione del sistema nel suo complesso e di verificare l'efficacia delle attività di vigilanza e controllo negli ultimi 15 anni, anche ai fini della prevenzione e della gestione delle crisi bancarie.

Nella foto la sede di Banca Etruria in via Pietro Calamandrei ad Arezzo

@MattiaCialini