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Economia

"Toscana, un piano per esternalizzare i trasporti delle Poste a partire da Arezzo: 210 posti a rischio"

L'accusa dei segretari regionali di Slp-Cisl, Slc-Cgil e UilPoste, Marco Nocentini, Graziano Benedetti e Silvia Cirillo

"Nei giorni scorsi siamo venuti a conoscenza in modo informale di un progetto che a partire già dal mese di aprile, prevede l’esternalizzazione di alcune linee di trasporti in provincia di Arezzo e Firenze". Attacca così una nota congiunta di Slc-Cgil, Slp-Cisl e Uilposte che si definiscono "nettamente contrarie a questo progetto, in quanto ritengono il settore trasporti strategico per Poste Italiane e per questo hanno deciso di aprire una vertenza".

Esternalizzare un’attività fondamentale per Poste Italiane mettendo a rischio circa 210 posti di lavoro in tutto il territorio della Toscana e la stessa attività core business dell’azienda: il tutto senza alcun confronto con i sindacati. Un percorso inaccettabile nel contenuto e provocatorio nel metodo - affermano i segretari regionali di Slp-Cisl, Slc-Cgil e UilPoste, rispettivamente Marco Nocentini, Graziano Benedetti e Silvia Cirillo -. Inoltre in un contesto in cui Poste Italiane Spa produce consistenti utili e con un accordo firmato nei giorni scorsi a livello nazionale che prevede già una ottimizzazione della forza lavoro e nuove assunzioni. Per tutto questo esternalizzare i trasporti in Toscana è completamente inaccettabile.

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