rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Equitalia: tra utili, interessi e tasse. L'analisi

Equitalia fa grassi utili, le persone e le aziende soffrono. Equitalia ha prodotto, nel 2014, un utile di oltre 14 milioni di euro. E qualche torsolo di politico nazionale pensa che sia una buona cosa. Chi ha pagato in ritardo una cartella, vuoi...

Equitalia fa grassi utili, le persone e le aziende soffrono. Equitalia ha prodotto, nel 2014, un utile di oltre 14 milioni di euro. E qualche torsolo di politico nazionale pensa che sia una buona cosa. Chi ha pagato in ritardo una cartella, vuoi per una dimenticanza o perché non ce la faceva, vuoi perché ha pensato di essere furbo, ha contribuito, e salatamente, a formare questo utile.

Equitalia non fa accertamenti fiscali. Le vengono solo comunicati gli importi da recuperare, per esempio dall’Agenzia delle Entrate per gli accertamenti o dai comuni per le multe, e si occupa di riscuoterli. Per questa attività Equitalia riceve dal debitore il compenso per l’attività di riscossione, il cosiddetto aggio, che si aggiunge all’importo da pagare. Fin qui niente di strano.

Lo strano è che l’aggio, dopo 60 giorni dal mancato pagamento, arriva all’8% del debito. Se provate a fare qualche calcolo, vi renderete conto che è una percentuale, ed un costo aggiuntivo, enorme. Non ci dimentichiamo che chi non paga, al di là di qualcuno che si credeva più scaltro degli altri, è sempre chi ha problemi finanziari. Oggi non pagare un debito erariale certo, quantomeno da queste parti, non è possibile, almeno se il debitore ha, come si diceva una volta, qualcosa da perdere. E non pensiamo che l’aggio sia una sanzione nei confronti di chi non ha pagato nei termini. Se il debito, per esempio, scaturisce da un accertamento fiscale, già ci sono nel conto, quando arriva ad Equitalia, le sanzioni. Quindi non c’è nessun motivo per colpire, ancora una volta, il debitore. Ma non basta. Oltre all’aggio, ci sono gli interessi di mora, pari al 4,88% annui.

Un tasso, anche questo, assurdo. Basti pensare che lo stato nel collocare, pochi giorni fa, i bot ad un anno, si è finanziato ad un tasso di poco superiore allo zero. In semplici parole, sommando soltanto queste due gabelle, chi paga un debito erariale scaduto dopo un anno, subisce una ulteriore sanzione di quasi il 13%. E cosa dire del fatto che anche sugli interessi di mora si applica l’aggio? Perché questo accanimento verso chi, già così, non ce la fa neppure a pagare quello che deve? Perché altre tasse sulle tasse? Per far fare oltre 14 milioni di euro di utili ad Equitalia? Ma non diamo colpe che non ha ad Equitalia, che fa quello che Lorsignori gli dicono di fare. Volete un esempio? Lo sapete chi stabilisce l’aggio? Ve lo dico io, Governo e Parlamento.

Proprio in questi giorni stanno parlando, senza vergognarsi, di portare l’aggio al 6%. In epoca di deflazione e recessione, cioè nella situazione dell’Italia, è sempre un’assurdità, e comunque sarà, se sarà, dal 2016, perché per tutto il 2015 resterà all’8%. Vogliamo parlarci chiaro? E’ solo una vergognosa cresta fatta dallo Stato ai danni di imprese e cittadini in difficoltà anche, se non soprattutto, a causa delle rovinose politiche economiche nazionali. L’attività di riscossione, sia ben chiaro, deve essere fatta, e con la necessaria incisività, ci mancherebbe altro.

Ma c’è bisogno che la faccia una società di proprietà, guarda che caso, dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps, quale è Equitalia? Bando alle ipocrisie, sciogliamo Equitalia e facciamo fare la riscossione direttamente all’Agenzia delle Entrate o all’Inps. O comunque ad un soggetto che deve certo recuperare le spese per coprire il costo del servizio, ma non fare assurdi guadagni. Più precisamente, non deve produrre utili, né tanti né pochi. Punto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Equitalia: tra utili, interessi e tasse. L'analisi

ArezzoNotizie è in caricamento