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Edilizia, calano le ore di cassa integrazione: Arezzo terza in Toscana. Domani le manifestazioni per il rinnovo del contratto

E' una crisi nera, la cui fine sembra ancora lontana. L'edilizia toscana sta ancora attraversando un momento difficile: "Viene da 10 anni di crisi, in cui si è verificata una riduzione degli addetti di circa 30mila unità, il 50% della forza lavoro...

E' una crisi nera, la cui fine sembra ancora lontana. L'edilizia toscana sta ancora attraversando un momento difficile: "Viene da 10 anni di crisi, in cui si è verificata una riduzione degli addetti di circa 30mila unità, il 50% della forza lavoro edile. Le imprese sono calate del 2% nell’ultimo anno, mentre i lavoratori a partita Iva superano quelli dipendenti". Così illustra il settore Cgil, spiegano il perché della mobilitazione che prevede uno sciopero per domani e una manifestazione a Roma.

Dalla Toscana saranno in tanti a partire. Ma qual è la situazione ad Arezzo? Uno spaccato ci arriva dal Focus Economia Toscana realizzato da Ires e Cgil. Arezzo risulta una delle province in cui le ore di cassa integrazione sono diminuite di più. " In tutti i settori - si legge nel rapporto - il ricorso alla Cig è diminuito, compreso il sistema moda (1,3 milioni di ore integrate in meno, diffuse in tutte le province, con l’eccezione di Grosseto e Massa), l’edilizia (900mila ore in meno, in miglioramento soprattutto ad Arezzo e Livorno, ma peggiora a Lucca)". Nei primi 10 mesi del 2017 le ore di cassa integrazione sono state 267 mila, terza provincia in Toscana, dietro a Firenze (486 mila) e Lucca (278mila). In totale a livello regionale le ore di cig sono state quasi 2 milioni. Il confronto con il 2016 (i mesi di riferimento sono 12) vede un miglioramento, ad Arezzo le ore di cassa integrazione erano 608mila. Difficile però capire quale peso possono avere i lavoratori a partita iva, che restano fuori dai meccanismi degli ammortizzatori sociali. “Le manifestazioni per il rinnovo del contratto saranno sei in tutta Italia - spiega la Cgil - e noi saremo presenti a quella romana''. Queste le richieste dei sindacati alle controparti: aumenti salariali in linea con gli altri settori e finalizzati anche ad aiutare una ripresa dei consumi al servizio del Paese; difesa e riforma delle Casse edili a tutela di tutti i lavoratori (operai, impiegati, eccetera), contro il lavoro nero e per sostenere le imprese più serie contro la concorrenza sleale e il dumping; più sicurezza sui posti di lavoro, contro gli infortuni e gli incidenti mortali che, drammaticamente, crescono ogni giorno di più; creazione di un fondo sanitario integrativo nazionale per tutelare sempre di più il diritto alla salute e alla prevenzione; potenziamento del fondo integrativo per il pensionamento anticipato, dando la possibilità a chi svolge lavori gravosi di andare in pensione prima e creare così occasioni di lavoro, di qualità, per tanti giovani.

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