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Economia, Vannetti (Confartigianato): "Più velocità alla crescita. Ruolo decisivo delle piccole e medie imprese"

“La velocità della crescita è cruciale per l’economia italiana, cosi è troppo poco, non basta!” Il confronto internazionale dei tassi di crescita nel 2016 ci colloca al terz’ultimo posto in Ue a 28: per capirci solo Finlandia e Grecia segnano una...

“La velocità della crescita è cruciale per l’economia italiana, cosi è troppo poco, non basta!” Il confronto internazionale dei tassi di crescita nel 2016 ci colloca al terz’ultimo posto in Ue a 28: per capirci solo Finlandia e Grecia segnano una perfomance inferiore a quella dell’Italia. “Una crescita, quindi, che chiamare crescita è difficile – spiega Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Arezzo - visto che le ultime analisi Istat evidenziano una stazionarietà della produzione industriale nel suo complesso, con il segno negativo per il settore manifatturiero”. Questo infatti è il leggero calo al -0,3%. Per quanto riguarda i settori di attività economica, l’andamento negativo della produzione manifatturiera nel mese di marzo attenua il trend della ripresa nei settori di micro e piccola impresa.

“Anche qui ancora una volta si evidenzia il ruolo – insiste Vannetti – della piccola e media impresa, e il nostro territorio è esemplare da questo punto di vista, in particolare per il settore che più ci riguarda, visto che l’occupazione nelle imprese con meno di 50 addetti supera il 60% del totale e che rappresentano il 42,3% del output manifatturiero”. Ma anche qui “non è tutto rose e fiori – spiega ancora Vannetti - visto che nel primo trimestre del 2016 proprio le Piccole e medie imprese segnano nel complesso si, un aumento della produzione dell’1,1%, ma in decelerazione rispetto al +2,7% del primi due mesi dell’anno. E’ evidente che sono necessari impegni forti a tutti i livelli istituzionali per consentire un vero rilancio delle realtà più agili e duttili, proprio le imprese artigiane e le Pmi”.

Dai dati a disposizione appare evidente che i settori più dinamici sono quelli di riparazione macchinari (+9,1%), il tessile (+6,6%), il legno (+3,8%) e prodotti metallo (+3,0%); ancora in forte ritardo la ripresa per Pelli (-3,8%) e Abbigliamento (-10,0%). Il dato della produzione nel primo trimestre dell’anno dovrebbe comunque sostenere un rimbalzo nella crescita trimestrale del PIL dopo il marcato rallentamento nel 2015 con il tasso di crescita che è scivolato dal +0,4% del I trimestre 2015, al +0,3% del II trimestre, al +0,2% del III trimestre per scendere ulteriormente allo 0,1% del IV trimestre. Secondo le valutazioni della Banca d’Italia “nel primo trimestre di quest’anno il prodotto dovrebbe aver accelerato lievemente rispetto alla fine del 2015“. Più ottimistiche le stime dei modelli di breve periodo dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) che indicano che “il PIL potrebbe crescere di circa lo 0,4% nel primo trimestre, registrando poi una decelerazione (verso lo 0,2%) nei successivi tre mesi”: con questa performance nella prima metà dell’anno, per raggiungere l’obiettivo dell’1,2% del 2016 indicato dal Governo nel DEF 2016 l’attività economica dovrebbe crescere al tasso medio dello 0,5% negli ultimi due trimestri dell’anno.

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