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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Decreto banche: si allarga la platea per i rimborsi. La palla passa al Senato

Si allarga la platea degli obbligazionisti delle 4 banche poste in risoluzione che potranno accedere ai rimborsi. A stabilirlo sono gli emendamenti posti al decreto legge che oggi sbarca all'esame del Senato. Il decreto legge, che deve essere...

Si allarga la platea degli obbligazionisti delle 4 banche poste in risoluzione che potranno accedere ai rimborsi. A stabilirlo sono gli emendamenti posti al decreto legge che oggi sbarca all'esame del Senato. Il decreto legge, che deve essere convertito entro il 2 luglio, passerà poi all’esame della Camera.

Non hanno subito significative modifiche le norme circa il rimborso automatico dell'80% degli investimenti per gli obbligazionisti colpiti dalla risoluzione di Banca Etruria, Banca Marche, Cari Chieti e CariFerrara. Il governo ha dato comunque l’ok ad alcuni emendamenti che amplieranno ulteriormente la platea dei risparmiatori che avranno accesso agli indennizzi automatici all'80% per gli investimenti nei bond delle quattro banche salvate. A renderlo noto è stato il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta a margine dei lavori della commissione Finanze del Senato.

Gli emendamenti approvati riguardano l'interpretazione del criterio di reddito inferiore ai 35mila euro per accedere ai rimborsi automatici come “reddito complessivo”, ovvero definito come somma di tutti i redditi che entrano nella dichiarazione Irpef, ante imposte.

"Il reddito complessivo è più favorevole al contribuente - ha detto la senatrice Pd Guerra, prima firmataria dell'emendamento - tra gli italiani che presentano la dichiarazione dei redditi i contribuenti con un reddito complessivo al di sotto dei 35.000 euro sono l'88,7%". L'altro emendamento invece, come ha sottolineato il sottosegretario Baretta, "assume come anno di riferimento il reddito 2014 anziché il 2015". Il che, ha sottolineato, "allarga ulteriormente la platea" di coloro che avranno accesso automatico agli indennizzi.

"Nel negoziato con la comunità europea - ha ricordato ancora Baretta - si è definito che i due criteri di accesso, i 100.000 euro di patrimonio e i 35.000 di reddito sono indipendenti tra loro. Il che significa che se si produce un reddito Irpef all'interno dei 35.000 euro si ha accesso al rimborso automatico dell'80% indipendentemente dal patrimonio".

L'istanza di erogazioni per i rimborsi potrà essere presentata entro sei mesi dall'entrata in vigore della normativa.

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